Trianon Viviani, gli appuntamenti della settimana
Un programma ricco e variegato quello di questa settimana al Trianon Viviani.
Il primo evento è in programma giovedì 23 febbraio, alle 11:30, con la conferenza cantata di Francesca Colapietro e Mariano Bellopede.
Venerdì 24 febbraio, alle 21, Gianni Valentino e Lello Tramma nel concerto di musica elettronica “Totò Poetry Culture”, dedicato al Principe della risata.
L’indomani, sempre alle 21, con “Raiz canta Sergio Bruni”, il cantante che debuttò con gli Almamegretta interpreterà i brani del suo ultimo album “Si l’ammore è ‘o cuntrario d’ ‘a morte”, l’omaggio alla “Voce ‘e Napule”, autore di Carmela, nel ventesimo anniversario della scomparsa. Raiz presenterà questo cd prima del recital, alle 19.
Ultimo appuntamento domenica 26 febbraio, alle 18:30, con il concerto per grandi e piccini della Playtoy orchestra, un ensemble che suona utilizzando esclusivamente giocattoli musicali.
“La Napoli innamorata” - giovedì 23 febbraio, 11:30
“La Napoli innamorata” è il tema del terzo e ultimo appuntamento de “Le mille e una Napoli”, il ciclo di conferenze cantate della cantante Francesca Colapietro e dell’arrangiatore e pianista Mariano Bellopede.
L’amore è sicuramente il tema più rilevante in tutta la produzione canora, poetica e letteraria napoletana. Tante le sfaccettature con cui si presenta: drammatico, leggero e spensierato, sensuale, platonico, molesto e appassionato.
Tra canzoni, poesie e aneddoti, sarà approfondito il tema dell’amore in autori come Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio, Totò, Claudio Mattone e Pino Daniele.
“Totò Poetry Culture” - venerdì 24 febbraio, ore 21
“Totò Poetry Culture” è un concerto che celebra, a partire dal 70° anniversario di Malafemmena, la produzione poetica di Antonio de Curtis. In scena l’omonimo duo, riassunto nella sigla TPC, include il poeta/performer Gianni Valentino e il musicista/producer Lello Tramma.
Il concerto propone le poesie di Antonio de Curtis, in arte Totò, rielaborate in musica elettronica. Nello spettacolo compaiono, man mano, anche alcuni interludi narrativi in cui emergono le relazioni fra Totò e Federico Fellini, Lucio Dalla e Pier Paolo Pasolini, nonché pagine di diario intimo del Principe. Da questo archivio, gli spettatori potranno ascoltare quali sembianze ha assunto la sperimentazione elettronico-letteraria per comprendere genesi, ricerca e processo creativo dell’idea, fino all’evoluzione in palcoscenico, che al Trianon Viviani vedrà l’intreccio di visual coordinati da Giovanni Ambrosio. La performance musicale vivrà di sinestesie e onde percettive multiple tra i brani recitati, le suite soniche e le proiezioni di impianto astratto-narrativo.
La dinamica di tali connessioni lascia palpitare un patrimonio storico grazie alle nuove app digitali per creare musica e immagini e manifesta il desiderio di non dimenticare uno degli artisti più magnetici che la cultura napoletana abbia espresso nel ‘900 e oltre. Tra i titoli composti da Totò, riportati alla luce su soundscape elettronici, ecco in sequenza sparsa Voglio bene ê ffemmene, Si fosse n’auciello, Core analfabeta / Ammore perduto, ‘E pezzienti, ‘A chiù sincera, La preghiera del clown, Che me manca, ‘A ‘nnammurata mia (i versi sono raccolti nel libro Antonio de Curtis Il Principe poeta, a cura di Elena Anticoli de Curtis e Virginia Falconetti, edito da Colonnese). Infine lei: Malafemmena, il testamento dell’attore-marionetta scomparso nel 1967.
«Poesia e musica elettronica trovano la loro simbiosi – racconta Gianni Valentino, ideatore e performer per Totò Poetry Culture –. Lo spoken word e il groove sonoro sono stati creati all’unisono. Non si trattava di comporre le musiche e, dopo, in maniera passiva, interpretare i versi come fosse una canzone. Né viceversa. Abbiamo lavorato esotericamente in studio e nelle rispettive abitazioni, rapiti da questa voragine poetica, scambiandoci quintali di musica e trovando le soluzioni più equilibrate che un’avventura del genere possa esigere. In un frangente di tenebre umane, sociali, spirituali e creative, innescate specialmente dal secondo lockdown covid, l’arrivo di questa idea è stata una luce miracolosa per rialzarmi».
Dal canto suo, Lello Tramma sostiene: «Dopo venti anni di produzioni, album, concerti, collaborazioni con artisti italiani e internazionali, sono felice di aver partecipato finalmente a un progetto nel quale non ricopro il ruolo del leader. Mi fa sentire più rilassato e più responsabile perché sono cresciuto musicalmente e sono più consapevole. È piacevole restare leggermente dietro le quinte. Sempre a suonare».
“Raiz canta Sergio Bruni” – sabato 25 febbraio, ore 21
Con “Raiz canta Sergio Bruni”, il cantante che debuttò con gli Almamegretta rende omaggio alla ”Voce ‘e Napule”, a venti anni dalla scomparsa dell’autore della canzone Carmela.
«È un concerto accorato, tra narrazione e suono - spiega l’artista –, dedicato alla musica scritta e interpretata da Sergio Bruni, nell’anno del ventennale della sua scomparsa: sono anni che accarezzavo questa idea, che oltre è anche un omaggio alla mia storia familiare».
«Non mi addentrerò nell’annosa diatriba tra Bruniani e Muroliani: amo l’opera di Roberto Murolo, come potrebbe essere il contrario? – prosegue Raiz – Eppure Sergio Bruni mi muove un battito di cuore in più: il fraseggio, l’accento, la sua non so quanto consapevole organicità alla canzone mediterranea tutta me lo fa sentire parente: io, che ho sempre cercato di allargare gli orizzonti del Golfo, sciacquando i miei panni nel Mediterraneo sud-orientale, sento il bisogno oggi di tornare all’origine attraversando il suo repertorio da autore. Peccato che non ci sono più mia madre e mia nonna, che più di tutti avrebbero amato sentirmi cantare le sue canzoni: spero che vogliano, da dove sono, benedire il mio rispettoso e timoroso tributo a uno dei maggiori artisti del secolo scorso».
Accompagnano Raiz i Radicanto, cioè Giuseppe De Trizio e Adolfo La Volpe (liuti), Francesco De Palma (percussioni), Giovanni Chiapparino (fisarmonica) e Giorgio Vendola (contrabbasso). La produzione è di Arealive.
Prima del concerto, alle 19, sempre al Trianon Viviani, Raiz presenterà al pubblico il nuovo album “Si l’ammore è ‘o cuntrario d’ ‘a morte”, una personale raccolta di alcuni brani più significativi di Sergio Bruni, come Carmela e Palcoscenico.
Playtoy orchestra in concerto – domenica 26 febbraio, ore 18:30
«To play» in inglese, «jouer» in francese, «spielen» in tedesco: in molte lingue i verbi «giocare» e «suonare» coincidono, ricordandoci che la relazione tra musica e gioco è strettissima. Ma to play può indicare anche l’azione di mettere in scena, interpretare, rappresentare uno spettacolo. Tre significati in uno, legati alla crescita e all’invenzione.
La Playtoy orchestra fa proprio queste tre cose insieme, regalandoci uno spettacolo nel quale si gioca con la musica e, soprattutto, dove i musicisti suonano veri giocattoli: organi e pianole Bontempi, tamburi, batterie e sassofoni di plastica, xilofoni con una sola ottava di estensione e mini chitarre, ma anche fischietti, pupazzi di gomma e un coniglietto percussionista alimentato a pile. Questo ensemble, unico nel suo genere, è formato da sette strumentisti che hanno messo insieme il loro talento e i loro giocattoli per creare una nuova band e una nuova idea di spettacolo.
Per questo concerto al Trianon Viviani la Playtoy orchestra propone un programma che si dipana tra varî generi, tra classici di Mozart, Beethoven, Rossini, Offenbach, Strauss (Johann, padre e figlio), Bizet e Šostakovič e brani di Prado, Piazzolla e Bogatyrev, l’autore del tema orchestrale della serie animata Masha e Orso.
Biglietti e abbonamenti – I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica, dalle 10 alle 13:30. Telefono 081 0128663. È ancòra possibile sottoscrivere varî tipi di abbonamento personalizzato, a partire da 48 euro.
Informazioni sul sito istituzionale teatrotrianon.org.