Giovedì, 21 Novembre 2024

Togliere ai poveri per arricchire una minoranza esigua della popolazione

Non mi piace questa Europa, ma mi piace ancora meno il governo Meloni che in Italia non garantisce nemmeno gli standard previsti dall’Unione Europea. È chiarissimo Nicolas Schmit, commissario europeo responsabile del Lavoro, quando dice che l’Italia deve garantire stipendi decenti, bacchetta la cancellazione del Reddito di cittadinanza ed evidenzia l’impoverimento dei pensionati.

Negli ultimi mesi si è discusso molto di salario minimo. La destra ovviamente si oppone perché al di là delle chiacchiere sta dalla parte di chi paga stipendi da fame e non certo dei lavoratori. Ma magari il problema fosse solo il salario minimo. In realtà, la vera questione è che in Italia gli stipendi sono troppo bassi in generale. Una situazione che è diventata insostenibile negli ultimi due anni con l’aumento dei prezzi, ma non dei salari.

La destra dice che il salario minimo non serve perché in Italia c’è un livello elevato di contrattazione collettiva e che quindi la direttiva europea non è applicabile al nostro paese. Ma Schmit chiarisce che non è vero se questi contratti collettivi comunque non garantiscono stipendi dignitosi. Cosa cambia che ci sia o no un contratto collettivo, se poi il lavoratore viene pagato 5 o 6 euro l’ora come effettivamente accade? Niente, non cambia niente.

La verità è che i lavoratori italiani hanno perso il 7,3% del loro potere d’acquisto. Vuol dire che su uno stipendio di 1.200 euro al mese si ritrovano quasi 90 euro in meno da spendere. Non sono pochi per l’economia di una famiglia, ma soprattutto non succede nella stessa misura in altri paesi che hanno aumentato i salari e li agganciano all’inflazione. In Spagna e in Francia, per esempio, la perdita è di soli 1,2% e 1,8%. Circa sei volte meno che in Italia. Non stupisce che i nostri giovani se ne vanno all’estero, anche per andare a fare i camerieri.

Secondo un sondaggio di Euromedia Research, il 41,8% degli italiani sta peggio di un anno fa. Solo il 6% dichiara di stare meglio. È una fotografia efficacissima di un anno di governo Meloni, che toglie ai poveri per rendere più ricca una minoranza esigua della popolazione. Se non fate parte di quel 6% e li avete votati, fatevi qualche domanda. Spero che abbiate anche le risposte.

Togliere ai poveri per arricchire una minoranza esigua della popolazione 1

Sergio D'Angelo
Author: Sergio D'Angelo
Napoletano, tra i massimi esperti di politiche sociali, terzo settore e finanza etica in Italia. A lui si devono numerose battaglie per il lavoro, l’istruzione, le pari opportunità, la sanità, il welfare. Fondatore e presidente del gruppo di imprese sociali Gesco, è stato assessore comunale al welfare e commissario straordinario dell’ABC, azienda speciale per la gestione dell’acqua pubblica del Comune di Napoli. Nell’ottobre 2021 è stato eletto in consiglio comunale come capolista di Napoli Solidale. È giornalista pubblicista e opinionista del Corriere del Mezzogiorno.

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