Sanremo chiama, Napoli risponde
Napoli fa spettacolo, e non mi riferisco solo a Rita De Crescenzo e alle braciate a Roccaraso, che la stampa nazionale e internazionale ci propone in mille salse (alcune davvero indigeste!).
Parlo del Festival di Sanremo, che anche quest’anno non può fare a meno del fascino e dell’energia dei napoletani e del Napoletano.
Partiamo dai cantanti in gara: Rocco Hunt tenta il bis dopo la vittoria nelle nuove proposte con "Nu juorno buono" e porterà sul palco dell'Ariston un pezzo scritto completamente in Napoletano.
Il festival, che dall'11 al 15 febbraio 2025 farà compagnia a milioni di italiani che poi alla terza canzone sverranno sul divano, vedrà la partecipazione di uno dei cantanti più amati di Napoli: Massimo Ranieri.
A più di settant’anni, con una carriera che ha toccato il cuore di generazioni, il cantante di “Perdere l’amore” ritorna in riviera con "Tra le mani un cuore", una canzone scritta da Nek e Tiziano Ferro. Un ritorno che promette di spettinare tutti, persino i baffi del super direttore d’orchestra Peppe Vessicchio (altro napoletano Doc che quest’anno non ci sarà. Peppì, torna ‘sta casa aspetta a te!)
Direttamente da Cardito, muniti di chiuffo e groove a palate, arrivano i The Kolors che nella serata dei duetti trascineranno sul palco più famoso della canzone italiana anche lo scugnizzo di Scugnizzi Sal Da Vinci.
Con "Rossetto e Caffè", faranno ballare tutti, ma proprio tutti, persino i giapponesi accasciati sulle poltrone rosse in prima fila.
Tra le nuove proposte, la rapper e cantautrice napoletana Vale LP, in coppia con la casertana Lil Jolie, rappresenteranno la quota rosa made in Napoli.
E non possiamo dimenticare l'omaggio a Pino Daniele, a dieci anni dalla sua scomparsa.
Nella serata di San Valentino, Massimo Ranieri insieme ai Neri Per Caso canterà "Quando". Sarà poi il turno di Rocco Hunt e Clementino, che omaggeranno l’indimenticato musicista napoletano con una versione inedita di "Yes I Know My Way".
Un tributo necessario per un artista che ha segnato la storia musicale italiana.
Tra le penne dei testi della settacinquesima edizione del Festival, spicca il napoletanissimo Davide Petrella - alias Tropico - che ha firmato "Dimenticarsi alle 7" di Elodie, "Chiamo io chiami tu" di Gaia e "Tu con chi fai l’amore" dei The Kolors.
Giovanissima, bellissima e bravissima alla conduzione del Prima Festival, ci sarà Mariasole Pollio. Con Bianca Guaccero e Gabriele Corsi, la ventunenne napoletana traghetterà i telespettatori verso una festa di musica e emozioni, sperando di far arrivare tutti indenni fino all'una di notte, quando Carlo Conti promette di chiudere le serate (ci riuscirà? Ai posteri l’ardua sentenza).
Che piaccia o no, il Festival di Sanremo ogni anno catalizza l’attenzione tra polemiche, colpi di scena e triangoli amorosi alla Fedez- Ferragni - Achille Lauro .
Un festival che, pur essendo un palcoscenico del Nord, parla Napoletanto ma pure in barese, milanese e in tutti i dialetti che fanno ricca l’Italia intera.
Così, mentre mezza Italia sarà su Rai 1, Napoli torna a brillare.
E lo farà nel modo che da sempre sa fare: non sulle piste innevate di Roccaraso ma sull’Olimpo dell’arte.
Un richiamo alla bellezza, alla passione di una città che sa sempre stupire: Sanremo chiama, e Napoli risponde con il suo spirito indomito, il suo calore e la sua autenticità.
Ogni nota, ogni parola, ogni battito di tamburo racconta una storia: la nostra storia.
Una storia che non è solo Gomorra, Rita De Crescenzo e tutto quello che troppo spesso si vuole (e conviene) dire di noi.