Stress da festività Natalizie, come riconoscerlo e come combatterlo

Se, come conferma uno studio recentemente comparso sul Journal of Environmental Psychology, chi fa l’albero di Natale in anticipo è più felice, è altrettanto vero che esiste una vera e propria sindrome legata, al contrario, allo stress da festività natalizie.

Dalla corsa al regalo perfetto alle litigate famigliari a tavola, sono tanti i fattori che - specialmente in questo particolare periodo dell’anno - possono incidere negativamente sulla vita delle persone determinando una serie di sintomi legati al forte stress.

“La vita moderna ha già dei tempi disumani nella quotidianità - Dichiara la psicologa e psicoterapeuta Silvia Garozzo su Pagine Mediche - nel periodo pre-festivo, questi si decuplicano ancora, portandoci ad uno stress maggiorato. Non è da sottovalutare la crisi economica, già fonte di ansia normalmente ma che a Natale ci colpisce ancor di più”.

Occhio ai sintomi

Insonnia, crisi di panico, sbalzi d’umore: i sintomi dello stress da festività natalizie non devono essere sottovalutati. Soprattutto persone che soffrono già di depressione in questo periodo spesso vedono peggiorare la propria condizione. Senza contare che in inverno aumenta l’incidenza della SAD – seasonal affecting disorder, a cui si può associare una carenza di vitamina D, che può avere effetti sull’umore. 

Cosa fare?

“Forse le tradizioni potrebbero essere mantenute in altro modo – prosegue la dottoressa Garozzo - potremmo concentrarci su preparare un albero fai da te con i nostri bambini. Forse potremmo costruire dei mini regali noi ed incartarli con la carta di giornale. Forse lo spirito natalizio potrebbe essere mantenuto nel passare del tempo di qualità con i nostri cari. Tutto ciò forse ci preserverebbe di più dall’ansia e dalla depressione indotte da questi ulteriori stress ed arricchirebbe le nostre vite e quelle dei nostri cari di una briciola”. Ridimensionare le proprie aspettative sul Natale quindi potrebbe essere una buona strategia per “sopravvivere”, senza sottovalutare però eventuali cause organiche (carenza di macroelementi e vitamine).