Crema solare, amica della pelle: come scegliere quella giusta
È una fonte naturale di vitamina D che fa bene al nostro corpo, ma non solo. Che sia estate o una stagione meno calda, il sole è un ottimo alleato del buonumore. Sempre. E allora: sì alle passeggiate in montagna o in città, sì al sorseggiare un drink rinfrescante comodamente stesi sul lettino in spiaggia. Attenzione, però. Bisogna farlo con le dovute precauzioni.
Se da una parte infatti ricaricarsi al sole di sicuro fa bene in ogni periodo dell’anno, dall’altra l’esposizione può essere nociva. Ecco quindi che non va dimenticata la crema solare, la nostra amica della pelle.
Prima di tutto è importante familiarizzare con alcuni termini che ci guideranno nella scelta della crema più efficace per noi.
Sulle confezioni delle creme solari leggiamo sempre SPF. Ma sappiamo che cosa indica davvero questa sigla oppure la nostra attenzione si concentra solo dal numero seguente? È l’acronimo di Sun Protection Factor che significa Fattore di Protezione Solare. L’SPF è dunque collegato alla capacità della crema di proteggere dai raggi UVB che potrebbero causare scottature. Più elevato è l'SPF, maggiore è il grado di protezione solare offerto.
Il sole emette due tipi di radiazioni ultraviolette (UV), che colpiscono la nostra pelle. Lo sapevamo già? Sono i raggi ultravioletti A (UVA) e i raggi ultravioletti B (UVB). Entrambi danneggiano la pelle non protetta, ma in modo diverso. È bene quindi conoscerne le differenze. I primi penetrano più in profondità nella pelle rispetto ai raggi UVB, distruggendo progressivamente le sostanze chiave che le conferiscono tonicità ed elasticità. Inoltre sono tra i principali responsabili della comparsa delle rughe e di tutti i tipi di cancro della pelle. Gli UVA, inoltre, entrano attraverso i vetri, mentre i raggi UVB restano fuori.
È importante sapere che l'indicazione dell'SPF sulle confezioni solari indica il grado di protezione fornita solo contro i raggi UVB. Quindi per garantire alla nostra pelle una barriera adeguata sia contro i raggi UVB che contro i raggi UVA, bisogna scegliere le protezioni solari che riportano l’indicazione “ad ampio spettro”: questa dicitura segnala che sono state testate a questo scopo e che possono essere considerate efficaci anche contro gli UVA.
Occhio all’Inci: gli ingredienti critici
Così come per gli altri cosmetici, anche nell’utilizzo di prodotti solari è importante soffermarsi con attenzione sull’elenco degli ingredienti. Alcuni di questi infatti sono sospettati di essere dei potenziali interferenti endocrini, che alterano l’equilibrio ormonale, di esseri umani. In generale, gli esperti sconsigliano di scegliere prodotti destinati a rimanere a contatto con la pelle, e quindi anche solari, che contengono: i filtri solari homosalate, ethylhexyl methoxycinnamate e benzophenone-3; i conservanti propylparaben e butylparaben. Tra le fragranze riconosciute come allergeniche, inoltre, bisognerebbe evitare: limonene, citronellol, benzyl alcohol, linalool.
Spray o classica? La crema più efficace
Ci sono pro e contro in entrambe le versioni. I solari in crema hanno formati che permettono di dosare meglio il prodotto per applicarlo nella giusta quantità.
Ma sono i prodotti spray i più richiesti dai consumatori per la consistenza in genere leggera o trasparente e la facilità di applicazione in zone del corpo più difficile da raggiungere. I prodotti spray in formato “aerosol” sono conservati in contenitori sotto pressione che contengono ingredienti infiammabili e che per questo non vanno conservati a temperature elevatissime e mantenuti vicino fonti di calore pericolose. Per un corretto utilizzo degli spray è importante non vaporizzare direttamente il contenuto sul viso per evitare di inalarlo, bensì si applicarlo sulle mani e poi spalmarlo sul viso.
Ecco come usare la crema solare
Non siamo tirchi. La crema solare va applicata in quantità generose, perché la riduzione della quantità significa abbassamento del livello di protezione. Giusto per fare un esempio per un corpo medio di un adulto sono necessari circa 36 grammi di prodotto, corrispondenti a 6 cucchiaini.
E non basta applicarla una volta. Per mantenere il livello è necessario ripetere l’operazione spesso, ogni due ore. Se abbiamo nuotato o sudato molto non dobbiamo aspettare le due ore, ma dobbiamo farlo subito dopo esserci asciugati.
Le migliori creme solari 2022
Anche quest’anno Altroconsumo ha stilato la classifica delle migliori creme solari considerando: l’efficacia protettiva ai raggi UVA e UVB, l’impatto ambientale delle creme, sia per il packaging sia per la dispersione del prodotto in acqua, la presenza di eventuali ingredienti critici.
Ecco le creme solari Spf 50+ di qualità ottima: Avène spray bambino 50+ (73 punti); Biotherm Waterlover Hydrating Sun Milk 50+ (72 punti); Vichy Capital Soleil Latte Solare eco sostenibile 50+ (72 punti); Nivea Sun Babies & Kids Sensitive Protect 5in1 50+ (72 punti); Garnier Ambre Solaire Kids Advanced Sensitive Spray protettivo 50+ (72 punti); Aptonia (Decathlon) Kids Spray Solare protettivo (71 punti).
Queste le migliori solari Spf 30: Nivea Sun Protect & Hydrate 30 (73 punti); Avène Alta Protezione spray 30 (73 punti); Nivea Sun Protect & Bronze 30 (72 punti).
Ingredienti “puliti” o nocivi? Le app per controllare l’Inci delle creme solari
Siamo da ore davanti agli scaffali alla ricerca di una crema solare che faccia per noi. Guardiamo e guardiamo ma non riusciamo a scegliere. Siamo davvero sicuri che quella confezione accattivante contenga un prodotto buono per la nostra salute? Ecco che la tecnologia viene in nostro aiuto.
L’EcoBioDizionario, che si trova nel sito di EcoBioControl, è disponibile anche sotto forma di app. Con questa applicazione possiamo conoscere l’Inci di un prodotto grazie a una funzione di riconoscimento fotografico.
Stesso discorso per Greenity, nata per formare nuovi consumatori responsabili. Basterà inquadrare il codice a barre e in pochi istanti compariranno tutti gli ingredienti di cui si compone quel prodotto con il relativo giudizio che va dal verde (ingrediente ottimo) al rosso (ingrediente pessimo).