Annalisa Pennino: Ada è un’infermiera dal volto umano
La bella attrice di origini beneventane Annalisa Pennino presta il volto ad Ada, l’infermiera che in questo momento, in Un Posto Al Sole, affianca i medici Rossella (Giorgia Gianetiempo) e Riccardo (Mauro Recanati), sotto la direzione della dottoressa Bruni (Marina Giulia Cavalli).
La prima apparizione, in realtà, risale a 4 anni fa, quando Ada era stata assunta da Roberto Ferri (Riccardo Polizzy Carbonelli) per assistere Vera Viscardi (Giulia Schiavo). Nei panni di infermiera l’attrice, sposata da sette anni con Guido Baldari (capo Ufficio stampa del Calcio Napoli), si trova a suo agio soprattutto perché questo ruolo le permette di esaltare il volto umano di questa importantissima professione.
Un tratto psicologico che cerca di valorizzare nella sua interpretazione e che le sta particolarmente a cuore da quando molti anni fa stava rischiando di morire a causa di un gravissimo incidente automobilistico: “Un’esperienza che mi ha segnato tantissimo e mi ha fatto provare in prima persona quanto è importante poter contare su personale medico non solo qualificato ma anche molto sensibile e attento”, dice.
Che percorso ha fatto prima di approdare a Un Posto Al Sole?
Dopo l’Accademia, ho partecipato ad alcune produzioni televisive come I Cesaroni, ma poi ho deciso di interrompere la carriera artistica per dedicarmi ad altro; quando mi sono rimessa in gioco nel 2018 ho fatto il provino per questo ruolo in Un Posto Al Sole, ora il mio personaggio sta crescendo un pochino. Nel frattempo mi sono laureata in Giurisprudenza e ho fatto un master in Risk management legato alla medicina che è un settore a cui mi sento molto vicina.
Come definirebbe il suo personaggio?
Quando 4 anni fa ha fatto per la prima volta la sua apparizione, Ada era un personaggio molto severo, adesso è più umano, più attento, scrupoloso, segue i medici, apprendendo da loro sotto un profilo professionale ma anche umano. Spero di portare alla luce questo aspetto perché lo ritengo molto importante, avendo vissuto dall’altra parte della barricata, cioè essendo stata una paziente per molto tempo, in seguito a un gravissimo incidente con l’auto al quale sono sopravvissuta.
In che modo questa esperienza traumatica l’ha segnata?
Mi ha segnato moltissimo e mi ha anche insegnato che, in certe situazioni, chi lavora in ospedale ha un ruolo molto delicato, perché ci supporta, sostiene e dà forza, oltre a svolgere il suo dovere strettamente professionale. E questo in tempi di pandemia, ma anche di malasanità, è una cosa bellissima e incoraggiante.
Che svolta le piacerebbe avesse il suo personaggio?
Intanto mi auguro che possa crescere sempre di più. Poi chi può dirlo, magari una bella storia d’amore!?
Come è stata accolta dai big di Un Posto Al Sole?
L’approccio è stato buono sin dall’inizio: Riccardo Polizzy Carbonelli con cui ho girato le prime scene è una persona molto simpatica, mi ha messo a mio agio, insieme a tutta la produzione. Il set è un ambiente molto familiare, mi sono sentita subito accolta e questo è molto importante per dare il meglio di sè in termini di performance. Sono squisite anche le persone con cui giro attualmente e con cui sono in perfetta sintonia: Marina Giulia Cavalli, Giorgia Gianetiempo e Mauro Recanati.
Altri impegni o progetti?
Oltre a recitare, suono anche il pianoforte, una cosa che mi impegna tantissimo. Inoltre, sto continuando a studiare perché ritengo sia fondamentale non smettere mai di formarsi nel nostro mestiere.