Dispersione scolastica, Save the Children: il viaggio di Futuro Prossimo
Con circa 12200 ragazzi e ragazze raggiunti, dentro e fuori la scuola, 470 docenti, 780 genitori e circa 140 attori territoriali convolti (di cui 26 partner), si conclude il viaggio di Futuro Prossimo, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, con capofila Save the Children Italia.
Contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica
Quattro anni di impegno, sui territori di Venezia, Sassari e Napoli, per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica. Al centro delle azioni di progetto ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 17 anni che, grazie al lavoro dell’intera comunità educante, sono stati i protagonisti di tutti gli interventi, esprimendo le loro idee e partecipando attivamente ai processi decisionali che li riguardano. Con circa 12200 ragazzi e ragazze raggiunti (dentro e fuori la scuola), 470 docenti, 780 genitori e circa 140 attori territoriali convolti (di cui 26 partner), Futuro Prossimo – progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, con capofila Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro - giunge al traguardo. Un viaggio articolato, ricco di iniziative e azioni mirate, rese possibile dal lavoro di squadra di numerosi attori territoriali – istituzioni, scuole, famiglie ed enti del terzo settore – che hanno collaborato per anni, fianco a fianco, con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica attraverso la sperimentazione di un modello di intervento integrato, replicabile e sostenibile, centrato sul protagonismo degli adolescenti.
Un viaggio avvincente, un’esperienza che ci ha resi più consapevoli e partecipi della realtà che ci circonda”, hanno così commentato i ragazzi e le ragazze di Venezia, Sassari e Napoli presenti a Roma. “Con la pandemia e l’aggravarsi della crisi economica la povertà in Italia è drammaticamente aumentata, soprattutto a danno dei più giovani, con quasi un milione e 400mila minori in povertà assoluta. Per bambini, bambine e adolescenti la povertà materiale delle famiglie si trasforma facilmente in povertà educativa, cioè nella impossibilità di dare corso ai propri talenti e alle proprie aspirazioni.
Futuro Prossimo ha molto da insegnare sull’efficacia della comunità educante nel contrastare questa situazione critica, grazie al coinvolgimento di tutti gli attori del territorio e al protagonismo degli studenti. Perché se in termini di principio oggi tutti concordano sulla necessità di un’alleanza tra scuola e territorio e nessuno contesta il valore della partecipazione giovanile, molto resta ancora da fare per un’effettiva pratica dei processi partecipativi. Una pratica che non si fermi ad interventi spot o di facciata, ma rappresenti un vero investimento di fiducia nelle capacità, nelle competenze e nella creatività dei più giovani. L’esempio di Futuro Prossimo rappresenta dunque un significativo e concreto punto di riferimento per continuare a percorrere questa strada”, ha dichiarato Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children Italia.
La partecipazione dei ragazzi e delle ragazze - sancita dall’articolo 12 della Convezione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che riconosce ai minorenni il diritto ad essere ascoltati, a scuola, in famiglia, nella comunità, in merito alle questioni che li riguardano – ha rappresentato il filo conduttore dei quattro anni di Futuro Prossimo. Ogni intervento, sia quelli rivolti agli adulti (docenti e famiglie) sia direttamente ai giovani, è stato strutturato per rispondere a esigenze specifiche emerse dall’ascolto dei ragazzi e delle ragazze. Le comunità educanti di Venezia, Sassari e Napoli – costruite e consolidate nell’ambito di Futuro Prossimo - si sono così adoperate per favorire il protagonismo giovanile nella co-costruzione di percorsi di crescita individuali, di co-progettazione di nuove offerte educative e nella riappropriazione di spazi comuni. Circa 200 adolescenti hanno avuto accesso alle doti educative, azioni individuali per supportare il benessere di ragazzi e ragazze sui tre territori di intervento. Sono stati avviati laboratori e percorsi educativi in orario scolastico ed extrascolastico, momenti di coprogettazione e formazione con genitori e docenti, organizzati – nel post pandemia - viaggi ed escursioni per conoscere il territorio e riappropriarsi di momenti di socialità, riqualificati spazi scolastici e cittadini. Un ulteriore ambito di azione di Futuro Prossimo è stata la scuola, con 21 istituti coinvolti. Il progetto è intervenuto per rafforzare il benessere di ragazzi e ragazze in ambito scolastico, favorire il dialogo tra scuole e famiglie e scuole e territorio e promuovere azioni di cittadinanza attiva e volontariato. Durante l’evento hanno preso la parola anche i partner territoriali e nazionali che hanno lavorato all’implementazione delle azioni di progetto, riportando esempi concreti di come sono intervenuti nei diversi contesti, perseguendo uno stesso obiettivo comune, ma rimodulando e ripensando le attività in base alle esigenze e alle specificità territoriali.
Per valorizzare l’esperienza di Futuro Prossimo e metterla a disposizione di future progettualità, sono state stilate le Linee Guida su Partecipazione Giovanile, Inclusione scolastica e Reti, presentate durante l’evento. Tre ricerche-azione elaborate nei quattro anni di progetto per sistematizzare e diffondere metodologie e strategie educative sperimentate sul campo, che offrono strumenti e indicazioni su come intervenire per contrastare povertà educativa e dispersione scolastica. Le linee guida sono state costruite e co-scritte dai protagonisti del progetto sotto la guida e la supervisione di ricercatori che si sono fatti osservatori e portavoce dei contributi raccolti sul campo. Un processo partecipato che ha visto, quindi, il coinvolgimento attivo delle reti territoriali, i docenti, gli alunni e le alunne delle scuole, i partner e i giovani dei tre diversi territori. “Futuro prossimo è un progetto che, con grande determinazione, esplora le potenzialità che il benessere e il protagonismo delle ragazze e dei ragazzi possono produrre nella regolarità dei loro percorsi scolastici e nelle esperienze di crescita e apprendimento. Sono molto soddisfatto di poter accogliere le linee guida che oggi vengono presentate nel grande cantiere mobilitato in Italia dal Fondo per il contrasto della povertà educativa (oltre 400 progetti avviati), che intende dare un contributo importante alla definizione delle politiche pubbliche di lotta alla dispersione scolastica”, conclude Marco Imperiale, Direttore dell’impresa sociale Con i Bambini. Quanto emerso dalle riflessioni dei diversi attori presenti all’evento – rappresentanti di enti del terzo settore, delle scuole e delle istituzioni – quanto riportato nelle Linee Guida e soprattutto quanto restituito dai ragazzi e dalle ragazze di Futuro Prossimo rappresenta un bagaglio imprescindibile di indicazioni per il futuro, per le politiche sui giovani, la scuola e per i prossimi interventi educativi.
LINEE GUIDA - COSTRUIRE RETI TERRITORIALI
LINEE GUIDA - FARE DIDATTICA INCLUSIVA
LINEE GUIDA - PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE GIOVANILE