Mercoledì, 18 Dicembre 2024

Pianura, un quartiere per crescere (e cambiare)

Napoli, come evidenza bene il nuovo report di Save The Children, non è una città per bambini e adolescenti: soprattutto nei quartieri più periferici, mancano spazi, stimoli e opportunità per crescere. Tra le zone più deprivate della città c’è Pianura, uno dei quartieri più giovani di Napoli con una popolazione di 55mila abitanti, di cui il 22% di età compresa tra i zero e i 19 anni, ma anche con i tassi di dispersione scolastica tra i più alti del territorio cittadino.

Qui, le segnalazioni dei Servizi sociali per evasione sono state circa 100 nell’ultimo anno. Mancano spazi per ragazzi, come cinema e teatri, e finanche una scuola superiore (le più vicine sono a Fuorigrotta, Agnano e Bagnoli), mentre le scuole che esistono non sono attrezzate, nella maggior parte dei casi, né per ospitare una mensa né una palestra.

Ce le parla Antonio Caiazzo, responsabile del programma Innovazione Sociale a Napoli per Save The Children: «Per spostarsi e raggiungere la prima scuola secondaria di II grado più vicina, devono andare nei quartieri limitrofi, che sono poco distanti se non fosse per le carenze infrastrutturali dei trasporti urbani, per cui questi adolescenti impiegano anche un’ora per arrivare a scuola. Il problema è anche di mancanza di strutture pubbliche in questa zona, in cui la fa da padrona l’edilizia privata e i cittadini sentono una forte insicurezza».

È in questo contesto deprivato che da poco più di un anno si sta realizzando un programma micro-territoriale di rigenerazione urbana e sociale grazie alla campagna attivata da Save The Children “Qui, un quartiere per crescere”. Questo intervento ha fatto sì che questa estate ben cinque istituti comprensivi del territorio di Pianura siano rimasti aperti rappresentando una occasione di aggregazione per circa 250 bambini del territorio. «Ovviamente non bastano azioni spot, servono interventi strutturali. Per questo, è importante firmare la petizione “Qui Vivo” per chiedere al Governo l’apertura di nuovi spazi per i ragazzi nei quartieri più svantaggiati, in cui è più forte la povertà educativa».

Il fulcro di questo programma è rappresentato da un Comitato permanente di giovani, che hanno tra i 15 e i 23 anni, cittadini attivi che stanno lavorando per creare network, insieme alle realtà pubbliche, sociali e private del territorio, e occasioni di cambiamento. Grazie a questa operazione di attivismo civico, è stato già portato a casa un risultato: la riqualificazione di parte del Parco Camaldoli di Pianura, abbellito anche da un murale.

Un’altra azione riguarda la co-progettazione, insieme alla Municipalità, del Parco Falcone-Borsellino, spazio comunale abbandonato da circa 20 anni che sarà recuperato e riaperto grazie all’utilizzo di fondi PNRR.

Tra i testimonial della campagna “Qui, un quartiere per crescere”, l’attore Cesare Bocci, ambasciatore dell’Organizzazione, e l’attrice Francesca Chillemi, che hanno incontrato le ragazze e i ragazzi impegnati nella rigenerazione che, oltre a Napoli con il quartiere Pianura, ha riguardato Prato (Macrolotto Zero), Torino (Aurora-Porta Palazzo), Roma (Ostia ponente) e Palermo (Zen2).

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Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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