Cimitero delle Fontanelle a Napoli: gli attivisti contro la gestione privata
“Luogo di culti popolari da tempo osteggiati anche dalla religione ufficiale, il cimitero, chiuso da tempo, appartiene al popolo, non solo nel senso che, come un qualsiasi cimitero, è normale e anzi dovuto che sia accessibile a tutti, ma anche perché è stato sempre frequentato dalle fasce di popolazione più marginalizzate.
Una gestione privata, con l’introduzione di un biglietto d’ingresso, sarebbe quindi una violenta privazione nei confronti delle persone abituate a frequentarlo, soprattutto nel rione Sanità. E snaturerebbe nel profondo il luogo”.
Con queste parole Marina Minniti, portavoce dell’associazione Mi Riconosci? annuncia il presidio che si svolgerà sabato 12 novembre 2022 alle 18 davanti al Cimitero delle Fontanelle e poi in piazza Sanità a Napoli per dire no al progetto di privatizzazione.
“Lo scorso 27 ottobre – spiegano gli organizzatori - è stata approvata dalla giunta comunale di Napoli la delibera contenente il programma di riapertura, valorizzazione e promozione del Cimitero delle Fontanelle, nel rione Sanità: dopo i lavori di messa in sicurezza, che dovrebbero terminare entro la prossima primavera, il cimitero sarà affidato ad un gestore privato. Una proposta che trova l’opposizione di associazioni e rione che dicono no al progetto di privatizzazione e mercificazione del cimitero delle Fontanelle”.
L’associazione Mi Riconosci?, che in quei giorni tiene la sua assemblea nazionale proprio a Napoli, sarà presente insieme a tante realtà locali.
“Questa delle Fontanelle – sottolinea Martina Pignataro, portavoce del Gridas – è solo l’ultima privatizzazione. Da marzo scorso stiamo seguendo questa rete, in crescita, che si oppone alla monetizzazione e privatizzazione del patrimonio culturale di Napoli. Saremo presenti perché da 41 anni il Gridas promuove Cultura accessibile e gratuita per chiunque”.
In particolare, le attiviste e gli attivisti spiegano che il progetto del Comune, che si inserisce in dinamiche più generali sullo sfruttamento turistico della città, rischia di tagliare fuori dalla fruizione del sito proprio il popolo che finora ha vissuto quel luogo nel profondo, fin dalla sua sistemazione nel 1872. E non sarebbe la prima volta: tra i progetti della giunta Manfredi riguardanti luoghi della cultura, questo del cimitero delle fontanelle si inserisce, insieme a Castel dell’Ovo, tra i siti che diventeranno a pagamento.
Il presidio è organizzato da Mi Riconosci?, insieme con altre realtà cittadine, come Ex Opg, rete SET – Napoli, Comitato La Biblioteca Nazionale di Napoli non si tocca, GRIDAS, Forum Cultura Napoli.