Venerdì, 22 Novembre 2024

Lesbica? Non è un’offesa

“Il termine lesbica non è un’offesa, chiariamolo. Lo è per chi lo usa come tale in maniera discriminatoria, e una rappresentazione mediatica spesso fuorviante non aiuta”. Lo spiega Chiara Piccoli, vicepresidente di ALFI Le Maree Napoli e presidente di ALFI - Associazione Lesbica Femminista Italiana, che proprio in questi giorni festeggia il suo venticinquesimo anno di attività.

L’organizzazione fa parte di una rete che ha promosso un osservatorio nazionale sulla lesbofobia, che è altro dalla omofobia. Come precisa la Piccoli: “Nell’avversione verso le lesbiche c’è un livello doppio di discriminazione perché oltre alla componente omofobica vi è una componente misogina. È una questione diversa”.

Come a dire che le donne, sarà per un vecchio retaggio culturale, sono discriminate una volta di più, a differenza degli uomini, anche per quello che ci si aspetta da loro. “Non è sotto accusa un orientamento non conforme ma il fatto che appari, non sempre sei, ma appari semplicemente come donna”.

Lo stesso termine “lesbica” assume un significato negativo, secondo la Piccoli - che gira l’Italia da Nord a Sud trattando di questi argomenti - e assume un accento diverso a seconda poi dell’utilizzo dialettale che se ne fa. “Ma lesbica non è affatto un’offesa, è quello che siamo”.

Il punto nodale è un altro secondo la responsabile dell’associazione napoletana, tra quelle che storicamente organizzano il Pride (il prossimo è in programma a Napoli il 24 giugno 2023): “Si parte da una sorta di presunzione di eterosessualità per le donne. Noi crediamo nel coming out come strumento di liberazione e affermazione del sé ma non dovrebbe esserci se non ci partisse da questa presunzione”.

Purtroppo ci sono ancora molte difficoltà oggi a venire fuori e a farsi accettare anche all’interno della stessa famiglia. “Portare la propria compagna al fatidico pranzo di Natale può ancora costituire un problema per molte persone. In casi più estremi, alcune non si sentono al sicuro tra le mura domestiche”, nota Chiara Piccoli che incalza: “È un po' come una lotteria: bisogna avere fortuna, ma non dovrebbe essere così. Tutti dovremmo avere pari opportunità”.

Per festeggiare i suoi 25 anni, l’associazione ALFI Le Maree Napoli - nata il 17 maggio 1997 da un gruppo di donne lesbiche e militanti che hanno creato uno spazio dedicato all’attivismo lesbico, all’accoglienza, al supporto e alla gioia di essere se stesse – organizza una iniziativa, in programma sabato 21 gennaio 2023 alle 20.30 presso la Casa delle Culture e dell’Accoglienza Lgbt+ (in Via del Parco Carelli 8/C, Napoli).

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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