Domenica, 17 Novembre 2024

Daniela Ioia: Rosa, una mamma napoletana e la sua voglia di rivalsa

Una donna incupita e incattivita dagli eventi della vita: costretta a svegliarsi all’alba per andare a lavorare in fabbrica, si ritrova all’improvviso a crescere da sola un figlio e deve faticare duramente per ogni piccola conquista.

Di donne come Rosa Picariello di Un Posto Al Sole a Napoli ce ne sono davvero tante. A interpretare questa new entry all’interno del popolare social drama di Rai 3 è l’attrice napoletana Daniela Ioia, volto in realtà già noto al pubblico per aver partecipato a fiction di successo come Gomorra, I Bastardi di Pizzofalcone, Mare fuori e a importanti film made in Naples come Nostalgia e Il sindaco di Rione Sanità, entrambi di Mario Martone.

Rosa Picariello è una donna semplice, potremmo dire del “popolo”: madre del piccolo Manuel ed ex compagna di Damiano (Luigi Miele), ovvero l’uomo che fa da scorta a Viola (Ilenia Lazzarin), che in questo momento sta anche dando ripetizioni proprio al figlio di Rosa, ma a cui lei si contrappone come modello femminile. 

Come è stata accolta nella grande famiglia di Un Posto Al Sole? 

Benissimo, il primo giorno ero terrorizzata, non è facile entrare in una squadra collaudata da quasi 30 anni, che è ormai un solo corpo; invece, mi hanno messa a mio agio, conoscevo già qualcuno e ho fatto amicizia con gli altri, ad esempio con Ilenia Lazzarin (Viola), ci divertiamo molto sul set. 

Diversamente da quanto accade in scena, visto che Rosa prova verso Viola una vera e propria invidia sociale? 

Sì, Rosa è una donna arrabbiata con la vita, che le ha riservato molti brutti colpi, fa tanti sacrifici ed è molto indisponente verso Viola, perché secondo lei ha avuto una vita molto più comoda. Rosa deve lavorare in fabbrica, ha orari massacranti, si ritrova da sola con un figlio che cresce con le sue sole forze: il suo astio nei confronti di Viola è dovuto al fatto che lei sente di meritare delle opportunità diverse. In più, come sottolinea continuamente in queste puntate, vede Damiano molto attento a “farsi bello” agli occhi di Viola e questo la turba molto. 

Lei interpreta una persona di ceto “medio-basso” rispetto ai condomini di Palazzo Palladini: che faccia di Napoli crede di portare in scena? 

Per quasi 5 anni ho vissuto a via Foria, in pieno centro storico, e di donne come Rosa ne ho conosciute tantissime, alla fine lei è molto più vicina a una giovane mamma napoletana di quanto possa essere una Viola, con cui è in netta contrapposizione. Rosa, in fondo, è la “croce e delizia” di Napoli, rappresenta quella radice, quell’essere terreno che si porta dentro tutte la difficoltà di crescere un figlio da sola, visto che su Damiano non può contare più di tanto. Anche se non è dato ancora sapere cosa sia successo esattamente tra i due, lei si sente trascurata da quest’uomo che però non rinuncia ad avere un rapporto con il figlio.

Sapremo forse di più nelle prossime puntate?

Sì, per quello che posso intuire, ci sarà uno sviluppo ulteriore del mio personaggio che farà vedere le sue varie facce, la sua rabbia e delusione ma anche la sua voglia di rivalsa verso la vita che non le ha dato finora grandi chance.

Che rapporto ha con il suo personaggio di Un Posto Al Sole?

Io amo molto Rosa, credo che rappresenti appieno lo spirito napoletano. È una donna che non ha peli sulla lingua, è una persona sincera e leale, certamente le somiglio molto in questo senso. Come lei, sono molto giusta e dico quello che sento anche se con più diplomazia probabilmente! Come per ogni mio personaggio, ho cercato di dare qualcosa di mio, di portare esperienze che conosco da vicino, è un lavoro che ogni attore deve fare per dare credibilità a ciò che porta in scena. 

Daniela Ioia Rosa una mamma napoletana e la sua voglia di rivalsa 1

C’è un filo conduttore in tutti i suoi personaggi femminili?

Sono un po’ di anni che interpreto sul piccolo e grande schermo personaggi femminili napoletani, sono diversi l’uno dall’altro, sebbene ci siano delle cose in comune, perché in ogni donna che porto in scena ci sono io. Tiziana Palumbo in Gomorra, era una arrivista, una donna determinata; ma amo molto anche il mio personaggio di Mare fuori (ci sarò anche nella terza stagione, in programma a febbraio). Così come ho amato Armida Barracano, la protagonista del film di Martone Il sindaco del Rione Sanità, che io definivo un Vesuvio, per il suo essere tanto silenziosa quanto imponente nelle vite di tutte le persone che la circondavano. 

E veniamo a un altro suo grande amore: il teatro. In questi giorni è al Trianon con Spacciatore… 

Questo fine settimana, vado in scena con questo spettacolo, sì; è una sceneggiata moderna, in cui interpreto una “malamente”, in pratica sono la capozona del quartiere che fornisce la droga; mi presento al pubblico con il volto sfregiato da una cicatrice; ma anche la cattiva alla fine si innamora e cambia per amore di un uomo che alla fine salverà... 

Atri progetti? 

Molto teatro: l’anno che verrà segna la ripresa di due spettacoli con cui ho già debuttato, entrambi con Paolo Caiazzo, si tratta di commedie, quindi, dopo tanti personaggi drammatici, farò emergere la mia vena comica, che è anche un po’ la mia vera natura ed è la chiave che mi permette di avere anche un riscontro più diretto col pubblico. Del resto, le cose comiche partono quasi sempre da un dramma, non sono così slegati i due aspetti. In generale, io amo tantissimo il mio lavoro, quando si tratta di raccontare un’anima, qualunque sia, va sempre bene. 

C’è tema sociale che le piacerebbe portare in scena in Un Posto Al Sole?

Già lo sto facendo ed è una grande responsabilità di cui sono contenta e onorata. Con Rosa in questo momento, si sta sviluppando il tema dei giocattoli contraffatti, ovvero quelli realizzati con sostanze nocive che fanno male alla salute. È un tema già seminato ed è sempre molto interessante confrontarsi con l’attualità, come fanno da anni gli autori di Un Posto Al Sole.

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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