Domenica, 24 Novembre 2024

Mauro Racanati: Riccardo e il suo bisogno di sentirsi amato

«Riccardo ha bisogno di sentirsi amato e soprattutto compreso. E gli auguro di trovare davvero qualcuno che ne sia capace e lo aiuti a sciogliere tutti i nodi». È un ritratto psicologico quello tracciato dall’attore pugliese Mauro Racanati (classe 1987) che, da due anni, veste i panni di Riccardo, il dottore di Un Posto Al Sole. In queste puntate, lo abbiamo visto fare a Rossella (Giorgia Gianetiempo) la proposta di matrimonio. Ma la bella dottoressa, figlia di Silvia e Michele, non sembra essere convintissima. Sarà forse per la cotta che ha per Nunzio (Vladimir Randazzo), che ha baciato per ben due volte, ma questo Riccardo non lo sa (ancora?).

È un momento cruciale per Riccardo, ha ottenuto il divorzio dalla ex ed è pronto a vivere la sua vita insieme a Rossella. Le ha fatto la proposta di matrimonio, ma lei non sembra convinta…

Lei mi sembra non convinta perché ha fatto delle cose che a lui non ha detto ma che il pubblico sa. Lui, già traumatizzato dai tradimenti del precedente rapporto, non immagina una cosa del genere. Non sapremo se e quando la verità verrà fuori, né se Nunzio sarà un ostacolo a questa unione.

Come descriverebbe il suo personaggio?

Riccardo è un cantiere aperto straordinario, una occasione di possibilità relazionali, umane, caratteriali. Il lavoro che sto facendo con lui è quello che cerco sempre di portare avanti, nel tentativo di umanizzare i miei personaggi. Questo significa renderlo accessibile, farlo arrivare alla gente. Metterci qualcosa sempre di mio, anche con le mie fragilità, come in tutte le cose che faccio: credo sia un obbligo morale verso il pubblico. Il pensiero principale per ogni attore non sono solo le persone, ma raccontare storie per le persone.

Cosa augura a Riccardo?

Gli auguro di sciogliere tutti i nodi. Lui è un uomo che ha bisogno di stare con qualcuno che lo ami profondamente e lo comprenda, al di là delle cose che accadono. Riccardo ha chiaramente subito un trauma che non ha ancora superato, qualcosa che forse non conosciamo.

Cosa pensa di questo ruolo di medico che sta interpretando?

Mi piace molto, sono appassionato di medicina, studio un sacco, parlo con i medici, cerco nozioni. Già lo facevo prima che arrivasse questo ruolo, ora ancora di più.

Che bilancio trae fin qui dalla sua esperienza in Un Posto Al Sole?

Sono trascorsi 2 anni: è una esperienza molto positiva, una palestra straordinaria di recitazione e di scrittura. In nessun altro luogo ci si muove a grande velocità, non lo possono fare tutti, Un Posto Al Sole è una macchina rodata, una centrifuga che va avanti da 26 anni. Non partiamo tutti dallo stesso punto ed è bello confrontarsi.

I suoi migliori amici di avventura, se ne ha.

Con i colleghi ci vediamo poco, non abbiamo molta possibilità di approfondire la nostra conoscenza, ma posso dire di avere un buon rapporto con tutti. Per Giorgia Gianetiempo, bisognerebbe aprire un capitolo a parte perché è la collega con cui lavoro quotidianamente. Poi, sono molto legato a una persona della produzione, Emanuela, che è il mio punto di riferimento umano e professionale.

Progetti futuri?

Ho appena concluso a teatro l’Elettra per il Festival di Spoleto; ora sto lavorando alle Notti bianche di Dostoevskij. Presto, a fine ottobre, andrà in onda su Disney+ la serie tv di Paolo Genovese “I leoni di Sicilia”, in cui interpreto Francesco Crispi.

C’è un argomento sociale che vorrebbe portare in scena?

Tenendo conto che la maggior parte degli argomenti sociali è stata già trattata, un tema che mi viene in mente è quello delle malattie croniche e degli anziani. Ad esempio, sarebbe interessante capire come vengono percepiti nella società, il tipo di integrazione che riusciamo a restituire loro.

Il suo rapporto con Napoli?

Meraviglioso. In una vita precedente, credo di essere stato napoletano, anzi più precisamente flegreo. È nei Campi Flegrei, più che nel centro città oggi più che mai preso d’assalto dal turismo di massa, che ho sentito e respirato una Napoli diversa e autentica.

Mauro Racanati Riccardo e il suo bisogno di sentirsi amato1

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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