L'arte si fa madre, la rassegna al Chiostro di Santa Maria del Pozzo
Dalla musica alla poesia, alle tradizioni popolari, passando per le vie dell'arte contemporanea, attraverso il filo rosso della maternità. L'arte si fa madre è il nome della rassegna che avrà luogo dal 17 settembre all'15 ottobre al Chiostro Monumentale di Santa Maria del Pozzo, a Somma Vesuviana.
La rassegna, ideata e diretta da Fulvia Serpico, si sviluppa in un evento espositivo, una serie di laboratori per bambini di musica e scrittura creativa, un workshop, tavole rotonde e tre appuntamenti serali: sabato 17 settembre, ore 20.30 con Alma Domine; domenica 2 ottobre, ore 20.30, Tra ‘a terra e ‘o cielo; sabato 8 ottobre, ore 20.30 L’arte si fa madre.
“L'arte si fa madre – racconta Fulvia Serpico - e dalla madre prende spunto per iniziare un racconto a più voci dove sacro e laico, presente e passato si contaminano vicendevolmente. Così, partendo da un omaggio alla Madonna del latte rappresentata negli affreschi di Santa Maria del Pozzo, il discorso si dispiega in un ventaglio di possibili soluzioni interpretative dove la madre è natura, è nutrimento, è creazione. Ma è anche la madre terra che non riesce più a sostenere il peso delle nostre folli scelte”>.
Alma domine è una performance musicale e teatrale con Francesca Morgante (voce e testi) e Ivano Pagliuso (chitarra). Canti, sonorità e parole dedicate alle madri, alle donne e alle Madonne. Lo spettacolo ha un focus molto ampio; parla della madre nella sua capacità di generare, non solo vita ma una pluralità di creazioni. Il repertorio musicale si spinge indietro nel tempo, fino alle villanelle e al canto classico napoletano, per restituire un omaggio alla tradizione musicale della nostra terra. Ma vi è anche una parte contemporanea dove il canto si alterna alla drammaturgia e i testi prenderanno in parte spunto da una call to action lanciata attraverso i social, sul significato dell'essere madre oggi.
Tra ‘a terra e ‘o cielo, è uno spettacolo di Mikele Buonocore e il Collettivo Artistico Vesuviano, un ensemble di 12 elementi nato dall'intuizione del cantautore napoletano Mikele Buonocore. Il collettivo riunisce in un unico gruppo folk/pop, giovani musicisti (Debora Sacco, Daniele Esposito, Giuseppe De Falco, Matteo Abete, Ciro Taurino, Rosario Serpico, Franco Taurino, Andrea Costanzo, Silvio De Simone Antonio Ciliberti e Patrizio De Simone.) appartenenti a gruppi di paranze del vesuviano, in un unico sound mediterraneo, creando una festa popolare raccontata in musica con brani inediti che riprendono il culto di canti della Madonna.
L'arte si fa madre è anche il titolo del terzo appuntamento, scritto e diretto da Fulvia Serpico. Si tratta della messa in scena, che si terrà nella suggestione del chiostro, di due tableaux vivants: il primo è ispirato alla Madonna del latte di Jean Fouquet (XV sec.), con Luana Martucci (performance teatrale) e Maria Vittoria Colonna (violino); il secondo porta in scena la Madonna del latte di Leonardo da Vinci (XV sec.) ed è interpretato da Francesca Morgante (drammaturgia musicale) e Alessia Russo (danza). Al pubblico in sala sarà fornito un QR-code attraverso il quale sarà possibile visualizzare i dipinti originali che gli artisti sul palcoscenico stanno interpretando.
La mostra parte da una chiamata alle arti, aperta fino al 15 settembre e rivolta a tutti gli artisti interessati a dare un proprio contributo all'iniziativa, confrontandosi sul tema della maternità nella sua accezione più ampia e metaforica. Le opere selezionate saranno in mostra il 1° ottobre, in un percorso espositivo diviso per sezioni (pittura, fotografia, poesia/racconto), alternando opere di giovani emergenti a lavori di artisti maturi, invitati alla partecipazione.
Prenotazione obbligatoria: 3930613996 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per la partecipazione: contributo simbolico di 5 euro a sostegno delle attività culturali del Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo
I laboratori per bambini, il workshop e la tavola rotonda sono gratuiti.