Domenica, 28 Aprile 2024

Komaki: a Casoria il primo sushi restaurant per tutta la famiglia

Si chiama Komaki che, oltre ad essere una città orientale, in giapponese significa “gemelli”. Una metafora che rappresenta bene l’unione di due amici cresciuti come fratelli, Vincenzo e Fabio, che da sempre avevano un sogno: quello di aprire un sushi restaurant in provincia di Napoli, Casoria Ma ad essere gemellate, nel progetto, sono anche due culture: quella giapponese e quella hawaiana, parti entrambe necessarie per una cucina fusion, nota caratteristica del locale (di Via Guglielmo Marconi 59) inaugurato qualche giorno fa e che oggi apre ufficialmente al pubblico.

In realtà, Vincenzo Buonfiglio e Fabio Cristarelli, il primo imprenditore, il secondo avvocato, cominciano a pensare questo posto circa un anno fa, molto prima della guerra in Ucraina, della crisi energetica e dei rincari che oggi hanno forti ripercussioni sull’economia, avendo solo in mente di creare nella loro cittadina natale un posto in cui non solo si potesse mangiare bene ma anche in cui tutti, dagli adulti ai bambini, potessero stare insieme e divertirsi. 

Komaki a Casoria il primo sushi restaurant per tutta la famiglia1

Dunque, non un take away, di quelli che in provincia abbondano o un tipico sushi bar da All You Can Eat per avventori del momento, ma un punto di riferimento per tutta la famiglia, in cui la qualità del cibo (che qui deve essere alta visto che si serve pesce crudo) e dei drink (c’è un angolo bar specificamente dedicato agli aperitivi che usa prodotti bio) va di pari passo all’accoglienza e alla cortesia.

Nella cucina di Komaki lavora l’instancabile Noiy Phokhaphanit, chef thailandese che viene da una famiglia di coltivatori di riso, da sempre gettonatissima per servizi di catering. “Una nostra conquista – spiegano i titolari del Komaki – insieme a lei abbiamo sposato un progetto, ci ha insegnato alcuni trucchi del mestiere, oltre ad essere riuscita a pensare a piatti molto sani adatti anche ai più piccoli, quasi un miracolo!”.

Komaki a Casoria il primo sushi restaurant per tutta la famiglia2

Che tipo di cucina proponete?

Una cucina fusion, fatta prevalentemente da piatti a base di sushi e poke bowl.

Alcuni esempi di piatti forti?

Come pezzo forte proponiamo lo chef's roll che cambia quotidianamente in base al pescato e prodotti tipici del periodo, visto che per noi è fondamentale viaggiare sulla stagionalità dei prodotti. Un altro esempio è l'uramaki con alici indorate e fritte e fiore di zucca in tempura.

Contemplate l’All You Can Eat?

Assolutamente no, l’idea è che si venga qui per mangiare qualcosa di altissima qualità e rilassarsi.

Si può anche bere?

Assolutamente sì, facciamo aperitivi particolari nel nostro bar, utilizzando anche con prodotti biologici: apriamo apposta verso le 18, per dare la possibilità a tutti, quindi a pubblici diversi, di godersi un drink, accompagnandolo a qualcosa di buono da stuzzicare. In questo modo, risultiamo anche un po’ più accessibili ai ragazzini, incuriositi da altre culture ma che magari non possono permettersi il sushi bar modaiolo del momento.

C’è un menù per i più piccoli?

Abbiamo creato, grazie anche all’estro della nostra cuoca, un menù adatto ai più piccoli, con pesce più delicato (quindi non piccante né eccessivamente aromatizzato) e cibi più colorati (ad esempio con fantasie di frutta) per attirare i bambini. In un anno di “gestazione”, praticamente il menù è stato costruito dal basso, con le persone che di volta in volta qui si affacciavano a vedere cosa stesse per succedere! Puntiamo ad essere accessibili alle famiglie, perché, abbiamo scoperto, a nostre spese, prima da fruitori del mercato, che non tutti i sushi club sono family friendly.

Komaki a Casoria il primo sushi restaurant per tutta la famiglia3

Cosa significa investire in provincia in questo periodo di crisi e rincari?

Non apriamo in una bella congiuntura storica, questo è sicuro, ma scommettiamo sulla provincia perché, dalle nostre indagini, è emerso che un posto come questo qui non c’era, così noi abbiamo pensato di riempire un vuoto. Una scommessa rischiosa ma vincente, speriamo, non foss’altro perché nessuno investe in una ristorazione di qualità, come quella che proponiamo noi.

Che tipo di atmosfera si respira qui da voi?

Un’atmosfera informale, accogliente, siamo come a casa. Del resto abbiamo creato questo locale pensando a quelli che ci piace frequentare. Ci siamo imbarcati in questa avventura e, poiché passeremo molto tempo in questo posto, con le nostre famiglie, lo abbiamo costruito mattone per mattone e lo abbiamo realizzato a nostra immagine e somiglianza.

Cosa sono i beverdì?

Una formula (bere di venerdì, per cominciare bene il weekend) che ancora non abbiamo sperimentato ma che dovrebbe funzionare secondo un calendario di eventi che, mano a mano, stiamo costruendo. Questo sempre nell’ottica che non vogliamo limitarci al pranzo o alla cena ma porci come riferimento per divertire gli altri divertendoci anche noi.

Target e fascia di prezzo?

Il target è molto variegato, ovviamente più alto per la parte sushi, per la quale ci rivolgiamo soprattutto a professionisti; più basso per i poke bowl (che parte dai 9 euro). Diciamo che è abbastanza democratico per cena e pranzo ma molto variabile in base alla quantità di cosa si chiede. Più o meno un pasto completo, con bevanda, parte dai 30 euro.

 

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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