Mercoledì, 26 Marzo 2025

Oliva Denaro: Ambra Angiolini coraggiosa e resistente al Teatro San Ferdinando

Dopo una lunga e applaudita tournèe, "Oliva Denaro" approda finalmente al Teatro San Ferdinando di Napoli, portando con sé l’intensità e la potenza narrativa della scrittrice Viola Ardone.

Ambra Angiolini porta in scena il romanzo della scrittrice napoletana tradotto in molte lingue che racconta la storia di resistenza e disobbedienza civile di Franca Viola, una vera pioniera della lotta contro la violenza di genere che nel 2014  è stata insignita dell’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la motivazione: “Per il coraggioso gesto di rifiuto del matrimonio riparatore che ha segnato una tappa fondamentale nella storia dell’emancipazione delle donne nel nostro Paese”.

"Oliva Denaro" non è solo uno spettacolo da vedere, ma un’esperienza che penetra sotto la pelle e nello stomaco, un viaggio profondo e a tratti brutale in cui il palcoscenico diventa un luogo di riscatto e liberazione. Una performance che travolge con Ambra che incanta, sorprende, illumina e oscura, portando in scena Oliva, Franca, Viola e tutte le donne costrette a sottomettersi a un sistema culturale che ancora persiste.

I 75 minuti di questa performance risuonano con una contemporaneità straziante, un’urgenza che investe. Il pubblico diventa parte integrante del dolore di Oliva Denaro, la quindicenne siciliana degli anni ‘60 che sfida le leggi del suo tempo, rifiutando il matrimonio riparatore che avrebbe potuto estinguere la sua libertà, ma che le è costato un prezzo altissimo.

Il testo, scritto dalla stessa attrice in collaborazione con il regista Giorgio Gallione, è potente e incisivo, senza mai cadere nel didascalico o nei facili trucchetti strappa applausi. Ambra e Gallione scelgono una via difficile, ma è quella che colpisce più forte: il focus non è la violenza bensì il contesto, le radici di una cultura che ha permesso tutto questo. Con "Oliva Denaro", si impara a guardare la luna, non il dito che la indica.

Ambra Angiolini offre una prova straordinaria: è fisica, pura, poetica e forte. La sua performance riempie la sala con il peso del dolore, la bellezza, la leggerezza e la disobbedienza. La scenografia, semplice ma efficace, si plasma intorno all’attrice, trasformando il palco in un tribunale, in camera da letto, nella scuola che Oliva riesce a frequentare. Le musiche curate da Paolo Silvestri si intrecciano con la narrazione, diventando un prezioso sottotesto che arricchisce l’intera esperienza.

La figura del padre, che silenziosamente impara a sostenere la figlia, aggiunge una profondità inaspettata al racconto, rappresentando un percorso di crescita collettivo che deve partire soprattutto dai protagonisti essenziali in questo cambiamento che urge, gli uomini.

Il matrimonio che l’autore del reato contragga con la persona offesa estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l’esecuzione e gli effetti penali”.

In scena Ambra legge l’articolo 544 del Codice Penale che legittima lo stupro attraverso il matrimonio, cancellato solo nel 1981.

Nel millenovecento ottantuno.

È un momento che fa gelare il sangue, che ti sbatte in faccia la necessità di una riflessione.

Le standing ovation che accompagnano questo spettacolo ne attestano la forza e l’impatto emotivo di chiunque abbia avuto il privilegio di essere lì. "Oliva Denaro" continuerà a girare l’Italia, diventando un potente strumento di cambiamento, capace di scuotere le coscienze e di affrontare tematiche ancora oggi fondamentali nonostante siano passati più di quarant’anni dal 1981.

Racconta di ferite che continuano a sanguinare, di una strada lunga e tortuosa verso l’emancipazione femminile, di una battaglia che non è ancora vinta.

Dobbiamo ringraziare Franca Viola per aver urlato un "no" che ancora risuona, Viola Ardone per aver scritto un romanzo di rara bellezza e Ambra Angiolini per essersi immersa totalmente e intimamente in questo racconto.

Sul palcoscenico, di fronte a quegli applausi e a quegli sguardi emozionati, Ambra non era sola. Con lei c’erano Viola, Franca e tutte le donne che, con coraggio, riscrivono ogni giorno la storia di questo Paese.

Che disobbediscono, che sanno dire di No.

Eroine di favole che ogni giorno devono essere raccontate alle bambine.

E ai bambini di tutto il mondo.

Giovanni Salzano
Author: Giovanni Salzano
Esperto di social media management, cura la rubrica di opinione Società.

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