Ritorno al Comicon!
L’ultima volta che sono stata qui è stata per la terza dose di Pfizer, e ho pensato “Ehi, sembra il Comicon, ma con l’Asl!”. Scherzi a parte, mette i brividi pensare che dopo due anni di fermo sia tornata un’occasione così bella, piena di vita, di colore, anche di file – lunghe, lunghissime – e di tutte quelle cose, alcune straordinarie altre più banali, che ci sono mancate e sanno di normalità. Sono, se esistono, brividi di felicità.
Una delle più importanti fiere del fumetto in Italia torna in una veste ancora più sfavillante e colorata, con tante nuove proposte, ma la stessa voglia di divertirsi (o anche di più).
Partiamo con gli appuntamenti classici delle fiere del fumetto, quelle che tanto ci sono mancati, ovvero i firmacopie, dove non mancano appuntamenti eccellenti: da Angelo Stano per Allagalla, a Igort, Sara Colaone, Elisa Menini, Marino Neri e Andrea Serio per Oblomov, l’immancabile Zerocalcare (e la sua fila nella fila), Baronciani, LRNZ e De Longis per BAO; e Leo Ortolani, Fumettibrutti e tanti altri per Feltrinelli Comics.
Per Bonelli abbiamo incontrato Fabiana Fiengo, autrice della fortunata serie dei Bastardi di Pizzofalcone a fumetti, che ci racconta del suo ritorno al Comicon: «Una grande festa. Dopo due anni di pandemia, è stato il primo pensiero nel vedere di nuovo tanta gente insieme e tanto entusiasmo per un evento che tutti noi, dell'ambiente e non, stavamo aspettando da troppo tempo. È la mia prima fiera post lockdown e quindi l'emozione è stata doppia, non mi aspettavo di trovare tante persone al firmacopie, è stato davvero gratificante, soprattutto perché il secondo volume dei Bastardi di Pizzofalcone, Buio, era uscito in piena pandemia ed era venuta meno la soddisfazione degli incontri con il pubblico. È stato bellissimo rivedere tanti amici e colleghi e conoscerne di nuovi: sono dinamiche di incontri e confronti che solo queste importanti fiere riescono a realizzare».
Allo stand Tunué ci concediamo una chiacchierata con Simple&Madama, all’anagrafe Lorenza Di Sepio e Marco Barretta, autori di fumetti che raccontano le disavventure di una coppia alle prese con i piccoli drammi quotidiani romanzati con ironia, in particolare per il loro nuovo lavoro Ti sblocco un ricordo. Com’è tornare in presenza?
«Faticoso, però bellissimo. Noi durante tutta la pandemia abbiamo cercato di fare compagnia – e farci tenere compagnia – con le live, perché il contatto con chi ci segue è importantissimo per noi, anche solo da un punto di vista emotivo e morale, e quindi tornare in fiera è bellissimo. Noi abbiamo già fatto altre fiere, ma il Comicon è una delle nostre preferite e lo aspettavamo tantissimo, e siamo contentissimi. Anche se forse non abbiamo più tanto il fisico per queste cose e siamo stanchissimi! Però resta sempre la parte bella del nostro lavoro».
Ti sblocco un ricordo è un viaggio nella memoria, ci raccontate com’è nato?
«Volevamo celebrare i dieci anni di Simple&Madama, però non ci piaceva l’idea di fare semplicemente una raccolta, allora Marco ha trovato il pretesto per ripercorrere tutte le occasioni della storia, quindi ha inventato la Madamista: Madama perde la memoria ed è l’occasione di ripercorrere la loro storia e rivivere quello che ha dimenticato. Ci siamo divertiti tantissimo a riprendere tutte le vignette di questi dieci anni e anche a ridisegnare quelle più vecchie che avevano uno stile diverso, per rendere tutto omogeneo. In più abbiamo cambiato il font, che ora è adatto per dislessici: è un font magari meno “fumettoso”, però rende la lettura accessibile a tutti e abbiamo avuto tantissimi riscontri dai lettori che ci scrivono ringraziandoci, e questo davvero non ha prezzo e ci riempie d’orgoglio».
Non mancano i Cosplay, dove tra i tanti manga spicca una quantità enorme di Spiderman e Loki e meno Casa di carta rispetto alle precedenti edizioni. Molto interessante anche lo spazio Neverland, con artigianato (c’è tanto Harry Potter – Tiri vispi) e Guerre Stellari (Costruttori di Mondi) e giochi di ruolo dal vivo nel villaggio medievale con Assassin’s creed Neapolis e L’ordine degli elementi che propone il gioco del ceppo e Qui casca l’asino (o, per i più pigri, la riffa e gli spettacoli di bolle di sapone).
Non potevamo non incontrare la Scuola Comics, dove chiacchieriamo con il direttore Mario Punzo che ci parla di un nuovo progetto realizzato in collaborazione con il MANN: «Dall’idea di Paolo Giulierini di lanciare un messaggio sociale attraverso l’illustrazione abbiamo focalizzato un tipo di immagine dove vediamo il mondo al centro di tutte le etnie, anche di popoli antichi, come gli egizi, per rappresentare l’umanità in tutta la sua bellezza, colore e varietà; un messaggio importante ora più che mai, con la guerra in corso. Le illustrazioni compaiono in 40 stazioni della metropolitana e idealmente arrivano qui al Comicon, dove ci sono disegni live sul tema della pace».
Sempre allo stand della Scuola Comics incontriamo Chiara Macor, autrice di un fumetto prodotto dall’associazione Alessandro Scarlatti. Si tratta di una nuova collana “Scarlatti Musicomics” di graphic novel dedicate al racconto della vita dei musicisti che hanno avuto un legame con Napoli, voluta per diffondere la cultura musicale napoletana nel mondo. Il primo numero è dedicato a Scarlatti, ed è incentrato sul conflitto padre-figlio, mentre entro fine anno uscirà il secondo numero, su Enrico Caruso.
Non solo case editrici, ma anche mostre e collettivi di artisti, come Artsteady, con il loro Back To The Comicon contenuto nella rivista F.A.K.K. (che sta per l’irriverente Fumetti A Kazzo di Kane), e racconta, attraverso sei punti di vista differenti, il ritorno in fiera. Ospite allo stand anche la narrativa, con l’antologia Il sorpasso dell’irrealtà di Anemone Ledger (Homo Scrivens) con le illustrazioni di alcuni dei disegnatori del gruppo.
Lo prendiamo come un buon augurio di normalità, e ci diamo appuntamento all’anno prossimo!