Reddito di cittadinanza: solo scrocconi?
La sperimentazione del Reddito di Cittadinanza ha evidenziato da un lato la necessità del Paese di dotarsi di una misura universale di sostegno alla povertà e dall’altro l’urgenza di modifiche all’attuale misura. Ma cosa è possibile fare oggi, a distanza di tre anni dall’avvio della sperimentazione?
Innanzitutto, la povertà non è una colpa. Se uno strumento di sostegno funziona a corrente alternata, di certo la responsabilità non è di chi vive la situazione di disagio.
Non si è poveri per scaltrezza; si è poveri per una serie di motivazioni che vanno affrontate all'origine e poi sostenute con una misura universale di welfare.
In un Paese che non assicura il corretto inserimento nel mercato del lavoro, non vigila sulla frequenza a scuola, non consente alle donne di coniugare vita familiare e lavoro, non vede gli immigrati come un'opportunità, permette ai datori di lavoro di fare paghe da fame e contratti fasulli, una misura come il RdC deve essere assolutamente mantenuta.
Ne discuteranno nel corso dell’iniziativa organizzata dall’associazione Campo Libero e da Napoli Solidale: Sergio D’Angelo, Marco Musella, Rosaria Lumino, Ciro Fiola, Rosaria Licciardi, Lorenzo Zoppoli, Costanza Boccardi. A moderare l’incontro sarà Monica Buonanno.
L’appuntamento è per martedì 8 novembre 2022 alle ore 11 alla sala consiliare del Complesso monumentale di Santa Maria la Nova, Napoli.