Sociale e arte nel progetto “La linea del cuore”: presentazione al MANN
Si presenta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli il progetto riabilitativo multidisciplinare “La Linea del cuore”, nato da un’idea dell’associazione di promozione sociale Nakote e realizzato in collaborazione con il MANN, l’Oasi WWF Cratere degli Astroni, l’Asl Na 1 Centro DSM - UOC 25/26, la cooperativa sociale era e il gruppo di imprese sociali Gesco, che coadiuvano i Servizi Educativi dei Distretti Sanitari dell’Asl Na 1 Centro. Per la realizzazione del progetto un grande contributo è arrivato dal mondo del volontariato con la collaborazione del CSV Napoli.
Il lungometraggio realizzato nel corso di quest’esperienza sarà proiettato in occasione della presentazione del progetto complessivo che avverrà presso l’Auditorium del MANN il giorno mercoledì 22 marzo 2023 alle 10.30. Saranno presenti alla proiezione gli educatori, gli artisti e i volontari che hanno partecipato ai laboratori.
Intervengono: Paolo Giulierini, direttore del Mann; Manlio Russo direttore, UOCSM 25/26 Asl Na 1 Centro; Fabrizio Canonico, direttore Riserva Naturale dello Stato Oasi WWF Cratere degli Astroni; Giovanna De Rosa, direttore CSV Napoli. Conclude Elena Primicile Carafa, educatrice Gesco.
Alla presentazione del lungometraggio segue, alle 12, l’inaugurazione della mostra “Mappa fantastica” di Tommaso Moscarelli, artista formatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, attivo nel gruppo della Linea del Cuore, al MANN dal 22 al 27 marzo.
Il progetto di allestimento è curato da Giovanni Ortica e Teresa Di Monda, l’organizzazione è a cura di Nakote. La mostra è visitabile gratuitamente, previa prenotazione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le prenotazioni si apriranno lunedì 20/03 e si chiuderanno domenica 26/03 (nella mail è necessario specificare il giorno, il numero di accessi richiesti e l’orario). Per l’accesso è necessario attendere la mail di conferma.
La Linea del cuore ha coinvolto un gruppo di persone (pazienti, educatori, volontari e artisti) che si è trasformato in un gruppo di lavoro in uno dei momenti più difficili della nostra storia recente, il lockdown a causa della pandemia. Queste persone hanno attraversato luoghi nei quali sono stati protagonisti e fruitori di attività artistiche (teatro, musica, poesia, arti visive).
Il gruppo ha partecipato ad una molteplicità di laboratori, realizzati presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e l’Osasi WWF Cratere degli Astroni, che hanno aperto le loro porte alla fragilità, accogliendola durante la fase di chiusura dovuta alla pandemia da Covid19.
Laura Ottieri ha seguito ogni momento dei laboratori con la telecamera in spalla, narrando, in questo modo, un piccolo frammento di vita. Si tratta del racconto della guerra intima e personale che ogni persona – non solo chi è affetto da disturbi della sfera che comprende la salute mentale – sperimenta nel proprio vissuto, il conflitto con cui si sveglia ogni mattina e la costante ricerca di una pace interiore. È questa la pace che i componenti del gruppo hanno trovato, a tratti e in maniera mai definitiva, nell’arte.
Il percorso laboratoriale vuole sancire un principio, che non deve essere inteso e cristallizzato nei termini di un percorso terapeutico: vi sono tante difficoltà oggettive, ma sostenere una passione ha un ruolo fondamentale nella cura, percorrere la strada della cultura e dell’arte, accrescere la relazione con la Natura è imprescindibile per qualsiasi percorso riabilitativo e di inclusione.
Il gruppo ha indagato le chiusure relative alle proprie fragilità, lo stigma che caratterizza la malattia mentale, quell’immobilismo agghiacciante che caratterizza la vita quando si entra in una dimensione diversa rispetto all’ordinario e si trova, alla fine, un proprio equilibrio. Per il gruppo Linea del Cuore è stata resistenza (resilienza).