Hypàte, in Sala Assoli il dramma di una donna
Dopo sei mesi di fitta programmazione si conclude la stagione teatrale 2021-2022 di Sala Assoli. Venerdì 20 e sabato 21 maggio (alle ore 20,30) la sala napoletana di Casa del Contemporaneo ospita “Hypàte”, scritto e diretto da Aniello Mallardo.
Il testo racconta la vicenda della filosofa, astronoma, matematica e scienziata Ipazia, assassinata nel V sec. d.C. L’omicidio fu particolarmente cruento: la donna fu spogliata nuda, dilaniata con cocci, le furono cavati gli occhi e i resti del suo corpo furono sparsi per la città e dati alle fiamme.
Mallardo si chiede chi sia, che cosa resti della sua realtà. “Ipazia – scrive nelle note di regia - ha rivestito nel tempo divergenti e arbitrari significati: bandiera di laicità, espressione dell’intolleranza religiosa e dell’integralismo della chiesa, eroina protofemminista, martire della libertà di pensiero, agnello sacrificale dell’ultimo paganesimo, prima strega bruciata sul rogo dell’inquisizione ecclesiastica, simbolo della superiorità del paganesimo, allegoria della lotta contro gli integralismi secolari e infine emblema del radicale rifiuto delle fedi e delle ideologie pervasive”.
In scena Giuseppe Cerrone, Luciano Dell’Aglio, Serena Mazzei e Andrea Palladino vestono i panni dei protagonisti del dramma. Ipazia viene immaginata alle prese con gli studi scientifici e filosofici, desiderosa di ripercorrere e raccontare la sua storia per non perdersi nel nulla e non permettere a un poeta di altra epoca di rivisitare un giorno la sua vita, trascurandone la natura di carne e di ossa. Non le resta che rappresentarsi ciclicamente nella continua dialettica con Oreste, Sinesio e Cirillo, per giungere inevitabilmente al giorno del martirio e del dolore, giorno in cui la sua vita fu brutalmente straziata.
“Tra storia e racconto – scrive ancora Mallardo -, Ipazia si interroga sul senso della storia e della vita ed eleva il suo canto disperato in cerca di un ordine e di un senso”.