Domenica, 24 Novembre 2024

Elisa Esposito dal corsivo al dialetto di Afragola passando per la lingua Farfallina

Si chiama Elisa Esposito e nonostante il cognome tipicamente napoletano è milanese, ma milanese assai.

Anzi è proprio per il dialetto meneghino che lei è famosa.

Se ancora non sapete Elisa chi è (e soprattutto cosa fa) vuole dire che non sapete parlare in corsivo e che siete pure un po’ vintage.

La tendenza “Parlare in corsivo” - che spopola tra i giovanissimi – è nata su Tik Tok, il famoso social che sforna personaggi di cui l’umanità potrebbe fare tranquillamente a meno.

Un trend che ha portato la giovanissima tiktoker (così si chiamano quelli famosi lì sopra) a quasi un milione di follower e a guadagnare con sponsorizzazioni, serate e codici sconto, che Ferragni tieniti a Fedez e fammi spazio.

Quasi un milione di persone segue la prof di corsivo per imparare a dire amïo” invece che “amo”.

Ma come si fa?

Come si parla così? Da dove viene questa lingua?

C’è un vocabolario stampatello-corsivo-italiano?

A Napoli esistono dei corsi di recupero?

Se anche voi volete sapere di più su questo fenomeno linguistico da hashtag selvaggio, continuate a leggere qui (tanto su Instagram sono tutti in spiaggia!).

Il “parlare in corsivo” deriva dalla parlata tipica milanese, quella dei chiattilli di Piazza San Babila per intenderci.

La giovane ventenne insegna quindi a trascinare le vocali, allungare l’ultima sillaba delle parole e a parlare come la tipica ragazzina milanese con il mignolino alzato.

Il corsivo non è altro che una parodia eccessiva dell’accento milanese, un trend ironico, una presa per l’amïo.

In buona sostanza, Elisa è famosa per prendere in giro i suoi concittadini che siccome sono milanesi a noi ci fa pure un po’ piacere (ma poco poco però!).

Adesso non per difendermi Elisa, ma pure noi ex giovani degli anni ‘90 facevamo una roba così, solo che noi non tenevamo cellulari, videocamere e Tik Tok.

Ve la ricordate la lingua farfallina?

È inutile che fate gli snob, tanto lo so che tutti quando facevate gli inciuci al telefono (quello con lucchetto sui numeri) parlavate “farfallino” per non farvi sgamare da vostra mamma.

Si trattava di raddoppiare ogni vocale con l'aggiunta di una f interposta: per farla semplice Elisa Esposito si direbbe “Efelifisafa Efespofosifitofo”.

Parlavamo così, usavamo per ore questa sorta di codice segreto che in testa a noi, nessuno capiva e che se fossimo stati giovani oggi sarebbe stato di sicuro un trend topic, con tanto di canzone trap con testo in farfallino.

Elisa Esposito ha vent’anni e gioca esattamente come facevamo noi alla sua età.

C’è solo una differenza: a noi quando parlavamo farfallino ci sentiva al massimo la nonna che stava cucendo nel salotto, a Elisa (e in generale a tutti i ragazzini che pubblicano sui social) la seguono migliaia di persone e questo potrebbe essere abbastanza insidioso (ma questa è un’altra storia ed è pure abbastanza seria!).

Detto questo e seguendo l’idea di business della Prof del Corsivo ho avuto un’idea: non mi dite niente ma corro ad aprirmi un account su Tik Tok.

Voglio insegnare al popolo del web a parlare in afragolese, anzi Fraules.

Che poi mica è facile come il corsivo di Elisa: anni e anni di duro allenamento, di accò e allò (in italiano qua e là), di “tramezzino” al posto di “parigina”, di vocali aperte ma meglio non spoilerare nulla, che ne potete sapere magari divento famoso come il professore di Afrola e faccio l’ospite d’onore alla sagra della Mortadella di Carditello.

Giovanni Salzano
Author: Giovanni Salzano
Esperto di social media management, cura la rubrica di opinione Società.

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