Olimpiadi dei Saperi: un dialogo con gli studenti nel nome di Giovanni Pontano
Un dialogo con i giovani studenti nel nome della cultura. È quello intitolato “Miti e incanto del golfo di Partenope. Giovanni Pontano e Napoli”, ospitato nell’Accademia Pontaniana in via Mezzocannone lo scorso 1 febbraio.
L’incontro rientra negli appuntamenti delle Olimpiadi dei Saperi Positivi, la rassegna ideata da Laura Colantonio, dirigente scolastica del Liceo Sbordone di Napoli, insieme con Raffaele Iovine, presidente dell’associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus. Relatori della lezione sul grande umanista Giovanni Pontano sono stati i professori Giuseppe Germano e Alessandro Ricciardi.
“Questa giornata pontaniana – spiega il presidente Iovine – è stata particolarmente significativa perché l’associazione gestisce in comodato d’uso la famosa cappella funeraria di Giovanni Pontano, che a breve sarà restaurata. È una cappella storica, edificata alla fine del Quattrocento e salvata dal rischio di un abbattimento nel Settecento, grazie all’intervento energico dei cittadini napoletani. Di particolare interesse sono le epigrafi esterne alla Cappella che rappresentano un vero e proprio corso di educazione civica che Pontano ha voluto regalare alla città. Coinvolgente la lezione del professore Germano che ci ha introdotto nel mondo straordinario di Pontano, ampiamente riconosciuto come uno dei grandi umanisti del pensiero europeo”.
“Questo incontro – commenta Colantonio - rappresenta simbolicamente, attraverso la rilettura della figura dell'umanista napoletano Giovanni Pontano, l'interazione tra soggetti culturali diversi eppure molto vicini: Pietrasanta Polo Culturale, ente di terzo settore, col complesso Basilicale e delle Cappelle, compresa quella del Pontano, e Accademia Pontaniana, luogo storico di espressione di pensiero aperto al confronto. Soggetti in sinergia interattiva e propositiva con l'impianto culturale delle Olimpiadi dei Saperi Positivi. E dunque focus su Pontano, alla guida di quell'Accademia che diventerà Pontaniana proprio in riferimento al suo nome. Maestro dell'umanesimo partenopeo sostanzia la sua opera della dimensione dell'etica e di un'attenta analisi della società. Nella pluralità dei suoi interessi, si dedica infatti anche ad una disamina della complessa situazione del regno di Napoli giungendo a valutazioni andate ben oltre gli stessi problemi napoletani e riportandoci alla considerazione, che si rinnova ogni volta, che Napoli sia in ogni tempo un microcosmo che ci permette di conoscere attraverso le specificità partenopee situazioni globali”.
“E la Cappella Pontano, gioiello della storia culturale napoletana, nella sua interezza significativa – aggiunge la dirigente - consegna ad ogni tipo di pubblico l'impegno e la passione di un uomo distintosi per il profondo impegno politico e civile oltre che di letterato. Da valorizzare dunque sempre più la Cappella del Pontano nei suoi tesori artistici così come da aprire a conoscenza diretta l'imponenza del patrimonio di volumi dell'Accademia Pontaniana. L'interazione tra i Saperi, su cui si fonda l'intero impianto di Olimpiadi, viene ripreso come traccia semantica nell'esempio di vita e di letterato, di studioso del pensiero e degli assetti sociali che è stato Pontano. Non poteva mancare la trasfigurazione poetica del golfo di Napoli e la rielaborazione di tradizioni e miti come quello della sirena Parthenope che ancora incanta con le sue metamorfosi”.