Quel bacio rubato tra Elvira e Raffaele che mette tutto in discussione
Un bacio “proibito”, rubato e, forse per questo, ancora più bello: ha fatto molto discutere la scena di Un Posto al Sole andata in onda qualche giorno fa, in cui abbiamo visto stringersi dapprima timidamente poi sempre più appassionatamente la new entry Elvira (Giusi Cataldo), la madre di Samuel, e Raffaele (Patrizio Rispo), da sempre fedele alla sua Ornella.
Un “piccolo tradimento” che si è consumato nel social drama più longevo nella Rai, in qualche modo atteso, perché abbiamo visto come in queste ultime puntate il portiere di Palazzo Palladini si sia sentito sempre più trascurato e messo da parte dalla moglie, la dottoressa Bruni, sempre in prima linea con orari impossibili in ospedale. È in questo scenario che si inserisce Elvira Tomei, docente di un interessante corso di sommelier al Caffè Vulcano, a cui, appunto partecipano Raffaele e il cognato Renato (Marzio Honorato).
Lei si innamora subito di lui, colpita dalla sua simpatia e bontà d’animo; lui è innegabilmente attratto da lei, ma si sente in colpa nei confronti di Ornella, cui è legato da un amore devoto da anni. Per questo, nell’ultima puntata l’uomo allontana la donna, dicendole che non possono avere a che fare neanche come amici.
Ma cosa succederà ora tra i due? Lo chiediamo proprio all’interprete di Elvira, l’attrice di origini siciliane Giusi Cataldo. Da sempre divisa tra teatro e cinema la Cataldo – che ricordiamo per ruoli in film immortali come “Compagni di Scuola” di Verdone e che ha lavorato con personaggi del calibro di Gigi Proietti - confessa il suo amore per Napoli e ci svela il suo un tema sociale del cuore: le condizioni di vita delle persone non udenti.
Addirittura, Elvira è riuscita a tentare uno fedele come Raffaele.
Pare di sì, tra i due nasce una passione anche tenera, come è ovvio che sia tra due persone non più giovanissime, lei è affascinata dalla bontà di Raffaele che, in queste puntate, però la frena, perché riconosce che sarebbe un errore continuare e lui non vuole mancare di rispetto ad Ornella. Ma i due si dicono molto francamente che se fossero totalmente liberi, starebbero sicuramente insieme. Lei è totalmente innamorata di lui.
Come definirebbe Elvira?
Una donna dolce, solare, una persona disponibile, non posso svelare molto ma ci sarà uno sviluppo di diversa natura del suo personaggio: sviluppo che, in parte, ha anche fare con Raffaele, dopo lo stop dovuto alla vicenda tra i due; in parte è legato alla maggiore presenza di Elvira a fianco del figlio, interpretato da Samuele Cavallo, un attore che io adoro e trovo bravissimo. Nei giorni scorsi l’ho anche potuto apprezzare a teatro a Roma.
Come è stata accolta nella grande famiglia Un Posto Al Sole?
Famiglia è la parola giusta per definirla perché entrandoci ti senti al sicuro: io ci sono solo da gennaio ma mi sono sentita subito coccolata, sin dal primo giorno. Tra l’altro, ricevo apprezzamenti anche dai miei colleghi, penso ad esempio a Marzio Honorato e Riccardo Polizzy Carbonelli di cui ho una grande stima, e questo mi fa molto piacere. Honorato quando arrivai mi accolse dicendo “Ecco una brava attrice”, questo mi ha molto emozionata.
Ha legato con qualcuno sul set?
Con le persone con cui giro di più senz’altro ma ho un rapporto di sincero affetto con
Germano Bellavia, lo conosco da quando aveva 10 anni, avendo frequentato il laboratorio di Gigi Proietti insieme al fratello Antonio, purtroppo prematuramente scomparso. Era un attore bravissimo, sarebbe potuto arrivare lontano, sono certa che sarebbe stato l’erede napoletano di Proietti.
Altri impegni artistici?
Sono ideatrice e direttrice artistica a Palermo della Notte di Zucchero, una importante manifestazione che recupera la tradizione della festa dei morti. Ho realizzato un e-Book per bambini in italiano e nella LIS/Lingua dei Segni, “Il signor G” (insieme a Alessio Di Renzo e Gustavo Roldàn, ndr), che ha vinto il Premio Andersen per l’infanzia. Sono molto sensibile all’argomento, essendo io figlia di sordi; infatti, metto sempre a disposizione questa mia esperienza e conoscenza del mondo dei non udenti per scopi sociali oltre che culturali.
Il suo prossimo progetto?
Il mio progetto più importante è quello di portate in scena “Le voci buie. Un racconto teatrale, la storia vera di una figlia di sordomuti”, scritto anni fa insieme a Marco Caronna.
C’è un tema sociale che le piacerebbe portare in scena?
Il tema che mi sta più a cuore, come ho già detto: il mondo dei non udenti, lavoro da sempre con loro e mi farebbe molto piacere portare la loro voce anche in Un Posto Al Sole. Ho già proposto agli autori di trattare l’argomento con qualche episodio dedicato o con protagonista proprio persona non udente, anche se mi hanno detto che, in qualche modo, se ne è già parlato in passato.