Terapia del dolore e cure palliative: maglia nera alla Campania
Quattordici hospice per adulti più uno pediatrico, per un totale di 175 posti letto. In Campania si registra una carenza di strutture specializzate nella terapia del dolore e nell’assistenza ai malati terminali. In particolare, a Napoli esiste un solo hospice privato accreditato con 13 posti letto. Numeri insufficienti per rispondere ai bisogni dei pazienti, che fanno posizionare la nostra regione in fondo alla classifica italiana insieme alla Calabria.
Ennesima batosta, la recente chiusura del reparto di Terapia del dolore dell’Ospedale Cardarelli, che è stato il primo centro per le cure palliative dell’Italia Centro-Meridionale.
“Dopo oltre 40 anni – spiega Vincenzo Montrone, presidente dell’associazione Il Nodo – questo storico reparto ha chiuso i battenti. Una gravissima perdita perché in quella struttura i pazienti erano seguiti da personale altamente specializzato”.
Anestesista, esperto in cure palliative, già primario del reparto di Terapia del dolore del Cardarelli, il professore Montrone da anni porta avanti una battaglia a sostegno della dignità e del diritto alla non sofferenza dei malati.
“Scaricare il malato sul territorio – continua Montrone – chiudendo un’unità operativa che nell’ultimo anno aveva assolto il suo compito tenendo in cura ben 300 malati, significa caricare il territorio di un qualcosa di cui non si può far carico. Per un motivo molto semplice: non c’è personale. Sappiamo che i fondi del Pnrr saranno investiti in strutture che a noi non servono, perché abbiamo bisogno di manodopera, medici, infermieri, oss, psicologi. Senza di loro, nessuna assistenza, domiciliare o in hospice, potrà mai essere fatta”.
Guarda l’intervista a Vincenzo Montrone, presidente dell’associazione Il Nodo
In prima linea in questa lotta per il diritto alla non sofferenza del malato terminale c’è Antonella Zeno, membro dell'associazione "Il Nodo". Nel reparto di terapia del dolore del Cardarelli, Antonella ha trascorso 45 giorni al fianco del nipote Giuseppe.
Guarda: La storia di Giuseppe
L’appello alla Regione
“Nei mesi scorsi, abbiamo inviato una Pec al presidente De Luca – conclude Montrone - in cui chiediamo, fra le altre cose, che venga riattivato il reparto con i 10 posti letto e tutte le attrezzature che erano state acquistate dall’associazione di volontariato e che venga rifatto il ripristino della pianta organica come prevista in Regione: un primario e 4 medici. Chiediamo l’attivazione dell’hospice all’ospedale San Gennaro, che fu promessa nel 2018 e che fu annunciata con un comunicato stampa congiunto tra Regione e associazione Nodo. Inoltre, chiediamo il potenziamento delle strutture hospice, soprattutto nell’area napoletana, ad oggi la più carente”.
Intanto, continuano ad aumentare le firme dei cittadini campani che hanno manifestato la volontà di non far chiudere il reparto di terapia del dolore e cure palliative della azienda Cardarelli.
Qui la petizione Non chiudete il Reparto di Terapia del dolore del Cardarelli