Turismo responsabile e sostenibile al centro del nuovo appuntamento delle Olimpiadi dei Saperi positivi che da oggi hanno il patrocinio del Comune di Napoli.
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«Sulla povertà educativa c’è un silenzio assordante da parte delle istituzioni». Lo ha detto stamattina Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Telethon e Italo, intervenendo a Napoli all’incontro “Spacciatori di opportunità” ospitato presso la sede della cooperativa sociale Dedalus a Porta Capuana.
Nel corso dell’iniziativa è stato presentato il progetto nazionale “Futura” contro la povertà educativa femminile, giunto al suo primo anno di attività, realizzato sul territorio campano da Dedalus insieme al Forum Disuguaglianze e Diversità.
Con Luca Cordero di Montezemolo sono intervenuti tra gli altri: Andrea Morniroli, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità; Paolo Bonassi, executive director Iniziative Strategiche e Social Impact Intesa Sanpaolo; Raffaela Milano, direttrice programmi Italia-Europa di Save the Children; Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli.
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Futura, il progetto che migliora il futuro delle donne
Futura è un progetto nazionale attuato a Venezia, Roma e Napoli, promosso da Save the Children, Forum Disuguaglianze e Diversità e YOLK™ in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Grazie al progetto sono già state attivate oltre la metà delle 300 doti educative che Futura mette a disposizione di ragazze e giovani donne nelle tre città.
Il 45% è stato destinato a interventi relativi a studio e lavoro, e sono stati sostenuti anche percorsi finalizzati al riorientamento, al benessere emotivo, alla costruzione di reti di supporto. Il 72% dei percorsi viene realizzato su proposta e grazie alla sinergia delle associazioni del territorio.
L’intervento vede protagoniste trecento ragazze e giovani donne tra i 13 e i 24 anni - tra cui 50 giovani mamme – che vivono situazioni di grave povertà e/o forte vulnerabilità. L’iniziativa nazionale prevede l’attivazione di “Piani personalizzati di accompagnamento educativo”, definiti a partire dagli specifici bisogni e aspirazioni di ogni ragazza e giovane donna coinvolta, collegati a delle risorse economiche declinate su specifiche attività o sostegni materiali e supporti individuali.
I percorsi attivati nel primo anno di progetto nei tre diversi territori sono stati 155, per la fine di febbraio diventeranno 184, di cui 38 a Napoli. A livello nazionale le giovani madri attualmente coinvolte sono 25. Il 45% degli interventi attiene all’ambito studio e lavoro, con percorsi di ripresa o sostegno allo studio dai primi anni delle scuole superiori fino all’università. Il 28% si rivolge a speranze e aspirazioni, proponendosi di realizzare obiettivi specifici come il riorientamento e una pianificazione più concreta della propria vita.
Il 20% è rivolto al benessere emotivo, con diversi percorsi che includono la partecipazione ad attività sportive, culturali, ricreative e, all’occorrenza, di sostegno psicologico. Il restante 7%, rivolto alle relazioni sociali e alle reti di supporto, riguarda quei percorsi in cui si forniscono strumenti per esercitare cittadinanza attiva, conoscenza dei luoghi, delle istituzioni, delle possibili reti di supporto sul territorio.
In generale, tutti i percorsi attivati non sono interventi sporadici ma si sviluppano e si consolidano nel tempo, prevedendo un accompagnamento di lunga durata, spesso lavorando contemporaneamente su più ambiti di intervento. Inoltre, in tutti i territori, i partner lavorano costantemente con la comunità di riferimento: il 72% dei percorsi, infatti, viene realizzato su proposta e grazie alla sinergia delle associazioni di diversa natura presenti sul territorio come associazioni culturali sportive e ricreative. Nel tempo, si è rafforzata anche la collaborazione con istituti scolastici di diverso ordine e grado e con i servizi sociali.
Si può sostenere il progetto attraverso la piattaforma di raccolta fondi alla pagina www.forfunding.it/progettofutura
Per approfondire, qui un breve video che racconta Futura:
https://drive.google.com/drive/folders/1foHLmeFo8DetW4UmyV_9cHyZAWpJj8RM?usp=sharing
Un progetto per la formazione e l’inclusione sociale e lavorativa di donne migranti, vittime di violenza, tratta e sfruttamento sessuale, ma anche di sensibilizzazione della comunità locale al riciclo e allo sviluppo sostenibile. Nasce così, all’interno dei percorsi per persone fragili della cooperativa sociale Dedalus, il laboratorio sartoriale “Ciak si cuce”, realizzato grazie al sostegno di Unicredit.
«Geolier parla a tutti, il suo napoletano è lo specchio dei tempi».
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