A vita è Suonno. Il concept album di Paʃqà porta a Napoli le sonorità libanesi
Giornalista e musicista. Due linguaggi diversi ma un solo obiettivo: raccontare. Paʃqà, al secolo Pasquale Porciello, racconta se stesso e due mondi che si incontrano e si fondono, Napoli e il Libano, nel suo primo, intenso concept album “A vita è Suonno”, scritto in lingua napoletana e registrato a Beirut.
Un punto di contatto tra le due vite e le identità di Paʃqà, umane ed artistiche di musicista e giornalista, che viene finalmente mostrato al pubblico in anterpima nazionale giovedì 9 giugno, alle ore 20,30, a Villa di Donato. Durante il concerto, aperto alla stampa e al pubblico, saranno scoperte le otto canzoni e una composizione strumentale che compongono l'album, ma sarà anche l'occasione per narrare un viaggio – che è stato per il cantautore un percorso di formazione – e affrontare i grandi temi dell'esistenza umana: la paura di sbagliare strada, la frammentazione, l'amicizia, l’amore incompreso, la separazione, il perdono.
Da quasi dieci anni in Libano come corrispondente per l’Italia, Porciello ha qui costruito la sua seconda casa, entrando in contatto con una cultura che lo ha influenzato radicamente, dando origine a un nuovo modo di concepire il mondo e l'arte.
Il crowdfunding e il documentario
“A vita è Suonno” è un progetto ancora in essere: è attiva infatti una campagna crowdfunding per sostenere, fra l'altro, la produzione di un’edizione limitata di vinili e la realizzazione di un documentario. Il film, ideato e realizzato in collaborazione con la giornalista e videoreporter Sonia Grieco e il filmmaker siriano Qais Al Hamoud Al Trad, comprenderà l'intervento artistico della pittrice iraniana Negin Fallah.