Il turismo come possibilità di formazione e lavoro per le donne che escono dalla violenza in una Napoli sempre più accogliente e viva. L’idea è venuta all’associazione Le Kassandre, che da venti anni è in prima linea contro la violenza sulle donne, con Magma Home, il B&b del centro storico di Napoli gestito da Chiara Fabbricatore e Livio Cirillo, che da oggi aprirà le sue porte alle donne che si rimettono in gioco grazie al progetto “Women coaching against violence”.
Primo Piano
Napoli, tra le città più giovani di Italia, resta maglia nera in tema di diritti e di opportunità proprio per i più piccoli, che risultano tra quelli più deprivati nel nostro Paese in termini di scuola, sport, svago e finanche accesso ai servizi più basilari. Lo dice il nuovo rapporto di Save The Children “Fare spazio alla crescita”, che mette in evidenza la distribuzione dei minori e le forti disuguaglianze che riguardano la loro vita all’interno delle 14 città metropolitane italiane.
Una struttura immensa a via Ghisleri, Scampia, ospita una serie di attività sociali per le famiglie e i ragazzi del quartiere: 2000 metri quadrati in cui passano circa 400 persone al giorno. All’Officina delle Culture “Gelsomina Verde”, ogni giorno, si svolgono sport, come karate e danza per bambini e adolescenti e corsi di pilates per adulti; hanno sede due comunità alloggio per rifugiati, una fattoria didattica con gli animali sequestrati alla camorra, una biblioteca, una tv e radio web.
Esiste, nella periferia nord di Napoli, un luogo che funge da ministero nascosto, un ministero non ufficiale per la formazione di uomini e donne alla cura del prossimo. Questo luogo si chiama GRIDAS - gruppo risveglio dal sonno- creato nel 1981 da un pittore, Felice Pignataro, da sua moglie, Mirella La Magna, e da altri che hanno speso la loro vita per rendere migliore quell’angolo di mondo denominato Scampia.
Due giorni di discussione e confronto a partire da quanto contenuto nei 5 punti fondamentali dell’Intrapresa Sociale. “Intrapresa sociale” e non “impresa sociale” perché convinti della necessità di una riflessione critica sull’operato di alcune organizzazioni che hanno messo a profitto l’esclusione sociale e le crescenti disuguaglianze, e di concentrare l'attenzione su chi lavora ogni giorno per fronteggiare i numerosi e crescenti bisogni sociali facendo posto nel mondo a chi non ce l’ha.
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