Pompei capitale mondiale della Street Art
Arte di strada, musica cinema e fotografia al Pompei Street Festival in programma dal 22 al 24 settembre 2022.
La manifestazione, ideata da Nello Petrucci, è organizzata dal Comune di Pompei in collaborazione con Art and Change Impresa Sociale e la partecipazione del Parco Archeologico di Pompei.
Particolare attenzione in questa seconda edizione è dedicata a tematiche come la legalità, il lavoro precario, l’interazione sociale, la tutela dell’ambiente e la riqualificazione urbana. L’iniziativa ha anche l’obiettivo di sviluppare una crescita turistica e socio-economica della città di Pompei.
L’arte come strumento di riflessione
L'arte utilizzata quindi come strumento di cambiamento per sensibilizzare e far conoscere a tutti la capacità di ogni movimento artistico popolare e, in particolare, della street art, di stimolare il desiderio di miglioramento e riflessione. Il festival vuole scuotere la coscienza delle nuove generazioni sui problemi ambientali e sociali utilizzando pittura, musica, cinema e fotografia come strumenti per interagire con il tessuto sociale del territorio, aprendo nuove strade al cambiamento.
La seconda edizione del Pompei Street Festival sarà suddivisa in quattro sezioni: cinema, con un concorso internazionale dedicato ai corti e ai documentari sul tema della legalità; musica, con i Dj Set on the street di Daddy G dei Massive Attack, Paolo Polcari degli Almamegretta e Filo Q; arte, con la partecipazione di 32 street artist. provenienti da 23 nazioni e 5 continenti, che realizzeranno anche 21 opere di riqualificazione urbana e live show; foto, con una mostra dedicata alle guerre nel mondo attraverso gli scatti di fotoreporter e workshop con 3 tra i migliori fotografi della Campania.
Incontri, dibattiti e laboratori tematici completeranno il fitto calendario della kermesse che coinvolge attivamente i giovani studenti delle scuole di ogni grado della città sui temi della socialità-archeologia-arte/arte urbana. Mentre per il cinema le linee guida delle tematiche del concorso dei corti e docufilm saranno Legalità, nell’anniversario del 30° anno delle stragi di Capaci e via d’Amelio (1992), e Lavoro Precario visto il difficile momento del mondo del lavoro e il suo accesso per i giovani.
La strada dunque diventa un punto di partenza del Festival per favorire l'incontro tra il pubblico e l'arte, ma anche per sensibilizzare, con alcuni appuntamenti, la coscienza sociale dei cittadini. Tra questi spiccano TreeNation pianta un albero, con gazebo per il sostegno e la prevenzione; La Parola del Cuore, con un gazebo per la raccolta delle opere degli studenti; Plastic Free, il seminario per l’educazione ambientale e, non ultimo, Street Haart un check point HIV con test gratuiti per le malattie infettive.
Gli street artist mondiali a Pompei, nota nel mondo per i suoi graffiti
Resilienza e antichità, queste le tematiche che rappresentano le linee guida degli street artist della seconda edizione de Pompei Street Festival. Le loro opere avranno dunque un filo conduttore ben preciso che consentirà la realizzazione di un vero e proprio museo a cielo aperto grazie ai live show del 29 artisti che giungeranno a Pompei da ogni parte del mondo. Ventidue le nazioni rappresentate dei 5 continenti.
I live show, previsti ogni giorno nelle vie centrali di Pompei, via Sacra, via Lepanto e piazza Bartolo Longo, consentiranno agli artisti di realizzare su pannelli posti lungo la strada le proprie opere e, allo stesso tempo, di far assistere il pubblico in diretta allo sviluppo dell’opera. Una creatività che non lascerà indifferenti gli spettatori ma soprattutto che consentirà ai giovani di poter apprendere stili e arti compositive.
I live panting show, che si svolgeranno ogni giorno dal 22 al 24 settembre, avranno anche una appendice speciale all’interno del Parco Archeologico degli Scavi di Pompei, grazie ad uno speciale protocollo sottoscritto tra Comune e Direzione del Parco. L’antica Pompei, sede naturale di bassorilievi, dipinti e graffiti, ritroverà così, attraverso le opere moderne di quattro street artist, un filo conduttore che neanche i secoli hanno potuto interrompere con un salto temporale di oltre 2000 anni. L’argentino Max Bagnasco, nel viale di accesso degli Scavi di Pompei, il canadese Ben Johnston, l’olandese Gomad e l’iraniana Run, in via dell’Abbondanza all’interno degli scavi, avranno così l’arduo compito di realizzare le proprie opere nel noto sito del Parco Archeologico.
Ventuno realizzazioni su edifici privati e pubblici, invece, animeranno il progetto di riqualificazione urbana sull’intero territorio di Pompei. Gli artisti, che lavoreranno in gruppi, realizzeranno sulle facciate dei palazzi opere che saranno ispirate alla mission tematica del Pompei Street Art 2022: resilienza e antichità. Si ripete così l’azione condotta nel 2021 che ha consentito il recupero ambientale di aree degradate o comunque in totale abbandono.
Info