Antica Cucina Campagnola: un pezzo di storia (che resiste) al centro
È molto di più di una trattoria: è un pezzo di storia al centro, come dimostrano bellissime foto dell’epoca, e uno dei locali più antichi della città. Siamo a Napoli nel 1947, in pieno dopoguerra, quando apre i battenti in Via dei Tribunali (civico 47) “Campagnola”, una cantina in cui venivano venduti olii e vini. Dopo circa dieci anni, con la liberalizzazione delle licenze, quel posto si trasforma: “Mia nonna a quell’epoca cominciò a cucinare – spiega l’attuale titolare, Antonio Castelluccio, nipote di Giovanni – così la cantina divenne di fatto anche una piccola trattoria”. Piccola, sì, ma accogliente.
Sono passati di qua personaggi di ogni tipo, dalla gente comune alle star di Hollywood. Andy Warhol era ancora un ragazzo e non era neanche ancora famoso, quando durante il suo soggiorno napoletano, veniva qui a mangiare. “Mio nonno mi raccontava che Warhol voleva pagare con le sue tele ma lui, da commerciante di vecchio stampo quale era, accettava solo soldi, altrimenti ora avremmo avuto dei capolavori tra queste 4 mura”, ricorda Antonio.
Il cibo, il valore universale della convivialità
La cosa davvero bella di questo posto è che ha sempre messo al primo posto il cibo: “La tradizione napoletana ha sempre unito tutti e quando il centro storico era davvero il centro storico, non questo posto super turistico che è diventato oggi, venivano persone tra le più diverse, dal muratore al primario che lavorava magari nell’ospedale vicino. Tutti uniti dal valore universale dei piatti autentici che qui hanno sempre padroneggiato”.
Altro punto forte: l’ottimo rapporto qualità- prezzo. “Nonostante i tempi che corrono e gli attuali, massici flussi turistici abbiamo sempre mantenuto prezzi medi senza però mai abbassare la qualità, cosa che in tanti hanno fatto in questa zona della città. Questo ha fatto sì che alla Campagnola continuino a venire anche napoletani” spiega Castelluccio.
“Peccato che non sono molte le foto dalla cui angolazione si percepisca nettamente che ci si trova qui, sto ancora facendo negli archivi fotografici della città, perché sono convinto che ne siano molte altre”, racconta il titolare e chef del ristorante.
Cucina tradizionale e conduzione semi-familiare
Le ricette sono quelle di un tempo, alla Campagnola si possono gustare i piatti tipici della cucina tradizionale napoletana. “Un must è sicuramente la genovese, ma il mio fiore di zucca è imbattibile – rivendica lo chef – i piatti semplici ma tipici, dalla braciola al ragù alla pasta e patate con provola, dallo scarpariello alle alici fritte, sono quelli che vanno per la maggiore, ma badiamo anche molto alla stagionalità dei prodotti, per cui la parmigiana di melanzane la trovate in estate qui”.
Un ruolo importante lo giocano i vini, considerando che Campagnola è (sempre stata) anche un’enoteca, con più di 200 etichette di vino, per circa il 70% proveniente dalla Campania, per il resto da altre regioni dello Stivale e dall’estero.
In cucina, Antonio Castelluccio è affiancato da collaboratori, per una conduzione che complessivamente si può definire “semi-familiare”.
Atmosfera accogliente e prezzi medi
Arredi classici, con tanto di bancone di marmo, insieme a un pavimento anni ’50, fanno da cornice a questo posto dall’atmosfera calda ed informale. In tutto ci sono 30 coperti, “pochi ma veloci”, commenta il titolare, visto il grande turnover che c’è in questa zona del centro.
Campagnola resiste ed unisce perché è ancora capace di richiamare napoletani. “Insomma – dice Antonio Castelluccio - nonostante in generale proprio i napoletani si siano allontanati dal centro, per il traffico, il caos, le file chilometriche ovunque, la difficoltà a parcheggiare, noi abbiamo sempre la nostra clientela affezionata”.
Il prezzo medio di un pranzo completo è di circa 30 euro a persona (vino a parte, dato che una bottiglia può andare dai 15 euro ai 200 euro).
Informazioni e prenotazioni
Antica Cucina Campagnola - Vini e tradizioni dal 1947
Via Tribunali 47, Napoli
081 459034