Mercoledì, 22 Gennaio 2025

Sala Assoli celebra Enzo Moscato con Modo Minore

Prosegue in Sala Assoli la terza edizione di We Love Enzo, la rassegna dedicata al genio teatrale di Enzo Moscato, a un anno dalla sua scomparsa. Sabato 25 gennaio alle 20.30 e domenica 26 gennaio alle 18, va in scena Modo Minore, spettacolo che indaga il rapporto tra teatro e canzone e che vedrà protagonista il talento poliedrico di Lalla Esposito, guidata dal Maestro Pasquale Scialò, ideatore del progetto e responsabile della direzione musicale.

La performance sarà impreziosita dall’accompagnamento di un raffinato ensemble composto da Antonio Ottaviano al pianoforte, Antonio Colica al violino, Antonio Pepe al contrabbasso e Paolo Cimmino alle percussioni. La produzione di Casa del Contemporaneo si aprirà con un omaggio realizzato dagli alunni della scuola dell’infanzia Madonna Assunta, protagonisti di Il porto di Toledo, un  momento speciale che vuole sottolineare il dialogo tra la memoria e il futuro, elementi centrali nel lavoro di Moscato.

Lo spettacolo, scritto da Enzo Moscato, attraversa il repertorio musicale napoletano e internazionale degli ultimi decenni del Novecento. Le canzoni, arrangiate per un organico strumentale da camera, spaziano da Carosone a Tenco, da Dalida a Pino Mauro, passando per gemme dimenticate come Serenata arraggiata e Mandolino d’’o Texas. In questo viaggio tra i vicoli di Napoli e le atmosfere dei night club, Lalla Esposito, con la sua voce capace di unire leggerezza e intensità, dà vita a un racconto in musica intriso di memorie e emozioni. Pasquale Scialò, storico sodale di Moscato, costruisce un intreccio sonoro che si muove tra tradizione e sperimentazione.

«Non sarà facile per me entrare nella poesia musicale di Enzo Moscato fatta di piccolissimi segni, congiunzioni enormi come la sua anima, ma forse mi verrà in soccorso ancora una volta il suo modo "minore”, dove il suo minimalismo sottraente, nel raccontare piccole storie apparenti, diventa carne viva e pulsante nell'affrontare anche la canzone» commenta Lalla Esposito.

Pasquale Scialò aggiunge: «In questo incessante navigare, tra memoria episodica e continui stimoli dalle reti digitali, si delinea un bricolage sonoro da cui affiorano piccole perle dimenticate: da Serenata arraggiata di Mallozzi-Colosimo del 1958 a ‘O bar ‘e ll’università di Annona-Di Domenico del 1971, fino a un paradossale Mandolino d’’o Texas, in bilico tra creatività e luoghi comuni di Napoli».

Author: Redazione

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