Innanzitutto, bentornati al barsport! E a questo campionato iniziato troppo presto, quando eravamo tutti ancora in vacanza e invece del trofeo Birra Moretti (che non c'è più, lo so, ma per me resterà per sempre il simbolo del calcio agostano) eravamo già in lotta per i primi posti.
Barsport
Mentre scrivo abbiamo undici punti di vantaggio su chiunque, dopo undici vittorie consecutive. Per undici in campo. Queste coincidenza numerologiche un po’ magiche a me fanno un certo effetto, poi magari non significano niente, ma mi emozionano. Già stasera magari non lo saranno più, ma per ora...
Un video in bianco e nero. Come quei film di una volta che anche a rivederli per l’ennesima volta ti strappano una lacrima. Anche più di una. Perché c’è chi ha pianto e chi ha mentito. E se non ha mentito, il sangue non ce l’ha.
È tradizione che mio padre regali a me e mio cognato a ogni Natale il calendario del Napoli. È tradizione che alla vista del tubo rivestito di carta rossa mio cognato e io ci lanciamo nelle ipotesi più ardite sul contenuto del tubo: un frullatore? Un mappamondo? Una plastificatrice a freddo? È tradizione manifestare lo stupore per poi appendere nelle rispettive cucine il suddetto.
«Non ti preoccupare, vedi che ’o pizzirillo mo segna», dice sempre mamma, senza neanche alzare gli occhi dalla Settimana enigmistica, quando la faccenda in campo si complica o si mette proprio male. ’O pizzirillo.