Ecco come sarà il nuovo reddito di cittadinanza
E’ stato uno degli argomenti più dibattuti negli ultimi tempi e oggetto abbastanza divisivo dell’ultima campagna elettorale ma ora il reddito di cittadinanza cambia rotta. Il 1 Maggio 2023 il governo di Giorgia Meloni ha approvato un decreto-legge che sostituisce e rimodula questo importante strumento di sostegno a persone e famiglie in difficoltà economica.
Ma quali sono le differenze?
Come sarà il nuovo reddito di cittadinanza?
Il reddito di cittadinanza sarà sostituito da due nuovi strumenti: “assegno di inclusione” e “supporto per la formazione e lavoro” .
L’assegno di inclusione scatterà da Gennaio 2024 ed è molto simile all’attuale reddito di cittadinanza.
Cambiano però i destinatari: si rivolge a tutte le famiglie con un figlio minorenne, una persona con disabilità o con più di 60 anni.
Sarà erogato per 18 mesi e i percettori dovranno avere un reddito ISEE non superiore ai 9.360 euro, un reddito familiare inferiore ai 6 mila euro e un patrimonio mobiliare (come per esempio il denaro nel conto corrente) inferiore ai 6 mila euro, proprio come nelle regole dell’attuale reddito di cittadinanza. Avranno diritto all’assegno di inclusione anche gli stranieri che sono in Italia da 10 anni (prima erano 5).
L’assegno di inclusione è in buona sostanza molto simile al reddito di cittadinanza che ha delle novità nella sua seconda parte, il supporto per la formazione e lavoro.
Questa seconda prestazione della riforma è destinata alle persone dai 18 ai 59 anni “abili al lavoro” con reddito ISEE non superiore ai seimila euro all’anno.
Parte a settembre 2023 e consiste in un assegno di 350 euro sotto forma di indennità di partecipazione ad attività di formazione e a progetti di avviamento al lavoro per la durata di quest’ultimi.
Quindi se l’adulto percettore di questo tipo di supporto economico fa un corso di formazione di due mesi, percepirà il sussidio solo per questi mesi (il termine massimo è comunque di 12 mesi non rinnovabili).
Il governo ha anche previsto un insieme di incentivi per chi assumerà percettori sia del supporto per la formazione e lavoro che dell’assegno di inclusione: a seconda del contratto offerto, il datore di lavoroavrà agevolazioni fiscali per un tempo massimo di un anno.
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