Sana e robusta Costituzione: Comune e terzo settore insieme per le politiche sociali
Un patto necessario tra amministrazione comunale e terzo settore per disegnare insieme le politiche sociali della città. La proposta di un processo condiviso e partecipato tra Comune di Napoli e associazioni e cooperative che lavorano nel sociale proviene dal Cnca (Coordinamento nazionale comunità accoglienti), che ha redatto un documento programmatico dal titolo “Sana e robusta Costituzione”.
Napoli è la prima città a sperimentare questa alleanza, volta non a pianificare singoli interventi sociali, ma a dar vita a un vero e proprio modus operandi in cui pubblico e il privato sociale siano alla pari, in un modello amministrativo nuovo che sia anche volano di sviluppo.
Presentato oggi a Palazzo San Giacomo alla presenza del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e dell’assessore al welfare Luca Trapanese, il documento è stato illustrato da Fedele Salvatore (presidente Cnca Campania) e Angelica Viola (membro del direttivo nazionale Cnca), nel corso di un incontro al quale hanno partecipato numerose realtà sociali di Napoli.
La piattaforma, che si riferisce al quadriennio 2023-2026, viene lanciata a 75 anni dalla Costituzione, come a sottolineare che ancora oggi alcuni articoli fondamentali della legge dello stato entrata in vigore nel 1948 restino ancora inattuati, da quello della sovranità popolare alle libertà inviolabili dell’uomo, dal principio dell’uguaglianza al diritto al lavoro, dalla facoltà di chiedere asilo dello straniero alla pace e alla giustizia tra le nazioni.
Guarda il servizio con le interviste a Manfredi, a Trapanese e a Salvatore
Il Cnca è una rete associativa organizzata in 16 federazioni regionali a cui aderiscono circa 260 organizzazioni presenti in quasi tutte le regioni d’Italia tra cooperative sociali, associazioni ed enti religiosi. Interviene nei settori del disagio ed emarginazione con l’intento di promuovere diritti di cittadinanza e benessere sociale. Con oltre 29mila soci, 14mila addetti e 5mila volontari, si fa carico di 4mila nuclei familiari e 45mila persone, entrando in contatto con 20mila famiglie e 153mila persone.
In Campania tra gli enti aderenti: Dedalus, Irene 95, Associazione Quartieri Spagnoli, La locomotiva onlus, L’Orsa maggiore, Il Millepiedi, Il Grillo Parlante, Progetto Uomo, Il Bambù. Vi lavorano circa 430 persone e collaborano 260 volontari. Le organizzazioni del Cnca Campania seguono 1333 migranti, 482 vittime di violenza, 117 persone con disabilità, 918 famiglie vulnerabili, 1881 minori poveri, 1204 senza dimora e 1090 giovani.