Il mondo dei social è andato in scena nel palinsesto del Teatro Solidale del Sannazaro con lo spettacolo Solulbook di e con Fabiana Fazio, che sottotitolerei: manuale per disintossicarsi in 1 ora e mezzo da facebook ridendo.
Soulbook è il mondo dei social network visto e raccontato da chi fa della propria vita una vita social e spalanca lo sguardo su un fenomeno ormai inarrestabile secondo cui, ora più che mai, bisogna essere sempre presenti e visibili per esistere. Lo spettacolo che ha debuttato l’anno scorso con successo è tornato al Teatro Solidale con due ottime motivazioni: comprendere facebook e il modo in cui lo usiamo ha una valenza sociale e psicologica fortissima e in più come spiega la poliedrica e bravissima attrice - che firma testi e regia (con aiuto regia Angela Carrano e assistente alla regia Serena Cino), fare teatro “è un piccolo importante segnale. Un modo per provare a dare una casa al teatro indipendente che, in una situazione difficile come questa che stiamo vivendo a causa della pandemia, corre il rischio di restare così indietro da scegliere la resa”.
Soulbook è un invasore. È il nuovo grande colonizzatore. Vuole conquistare sempre più territori. Possedere tutti i suoi utenti. E tutti siamo utenti. Tutti siamo territori appetibili. Tutti siamo di Soubook. Anzi, tutti siamo Soulbook. Al di fuori di Soulbook tu non esisti. Io non esisto. Nessuno di noi esiste. O, almeno, nessuno di cui possa interessarci.
Ci sei se appari. Se ti crei un personaggio perché la vita normale non interessa a nessuno. Apparire è più importante di essere. Vero verissimo eppure divertente e agghiacciante rispecchiarsi in almeno una delle tante provocazioni delle tre utenti di facebook presentate nello spettacolo: la cinica e geniale influencer, la sfigata con spirito sociale e la fashion blogger stupidina. Perché come diceva Oscar Wilde: “Non importa che se ne parli bene o male l’importante è che se ne parli”.
Ad affiancare Fabiana Fazio, le altre bravissime attrici Annalisa Direttore e Giulia Musciacco.
La Fazio grazie alla scrittura ironica, attualissima e densa di sfumature e ai proverbiali tempi comici arriva dritto alla mente delle persone passando per il sorriso. Perfetta la sintonia e il ritmo tra le tre voci in scena e la coordinazione assoluta nelle coreografie che contribuiscono a diversificare e vivacizzare il racconto.
Le tre tipologie di utenti facebook che vivono in funzione dei like trascorrendo il tempo a ideare e sperimentare strategie più efficaci per ottenere un cuoricino in più sono specchi che lo spettatore non può evitare e anche qualora non si riconoscesse in una delle tipologie proposte non può evitare di rivedersi nella scelta dei temi da postare su cui è incentrato il racconto quotidiano di Faccia libro: dalle foto con i gatti e i bambini, ai grandi temi sociali, alle feste pubbliche e private, fino alla pubblicazione dei fatti più intimi e privati.
Favolose le luci di Tommaso Vitello e Marco Perrella e azzeccatissimi gli stacchi musicali.
Assolutamente geniale la proiezione della parodia dei video tutorial (realizzati insieme a Francesco De Falco) alle spalle delle tre brillati attrici che spiegano come essere più cool e ricevere più mi piace, le tre attrici che insegnano come imparare a vivere e fare cose pratiche che pure stiamo correndo il rischio di dimenticare: dall’abbottonarsi una camicia, al mettersi in piedi.
Soulbook demolisce ogni certezza virtuale che ci eravamo costruiti come un castello di carte, che poi è l’anima stessa di facebook: una rappresentazione continua di ciò che abbiamo dimenticato di essere e di vivere.
E’ da vedere, non appena sarà riproposto a Napoli (lock down permettendo) perché fa ridere, e più che mai abbiamo bisogno di sdrammatizzare in questo momento, perché siamo tutti coinvolti nessuno escluso.