Elezioni politiche 2022, ecco cosa c’è da sapere
Gli italiani tornano alle urne dopo le dimissioni del governo Draghi.
Domenica 25 settembre dalle ore 7 alle ore 23 si voterà il nuovo Parlamento: si dovranno scegliere i 400 deputati e i 200 senatori del Parlamento.
Saranno poi i neo eletti a formare il governo (questi sono passaggi: i cittadini voteranno > il Presidente della Repubblica farà le consultazioni tra i partiti che hanno ricevuto più voti e incaricherà il nuovo Presidente del Consiglio di formare il governo > il Presidente indicherà i nomi dei Ministri che giureranno in una cerimonia ufficiale > entro 10 giorni dal decreto di nomina, il nuovo Governo si presenterà in Parlamento per ottenere il voto di fiducia)
Oltre che per il numero più basso di parlamentari (da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori), la grande novità di queste elezioni politiche è che votano per il Senato anche i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni.
All’interno delle urne ci saranno quindi due schede: gialla per il Senato e rosa per la Camera (in Sicilia si voterà anche per elezioni regionali).
Su entrambe le schede si troverà una divisione tra candidati nei collegi uninominali e i candidati nei collegi plurinominali.
Questo perché la legge elettorale in vigore (la Rosatellum del 2017) prevede:
- Collegi uninonimali: 1/3 dei seggi in Parlamento è assegnato con il sistema maggioritario, in cui viene eletta solamente la persona che prende la maggioranza dei voti,
- collegi plurinominali: i restanti 2/3 assegnati con il sistema proporzionale
Per questo, sia per la Camera che per il Senato, l'Italia è stata divisa in diversi collegi: collegi uninominali (maggioritari) e collegi plurinominali (proporzionali).
Su entrambe le schede si dovrà quindi votare sia per il maggioritario che per il proporzionale.
Bisognerà quindi scegliere tra:
Candidati uninominali:
Verrà eletto il candidato che fra tutti riceverà il maggior numero di voti
Partiti e Candidati plurinominali:
I nomi scritti accanto ai partiti saranno eletti in proporzione ai voti che ogni lista o coalizione riceverà in quel collegio
Foto scheda elettorale
Le opzioni di voto sono le seguenti:
Ipotesi A
Con X solo sul nome del candidato uninominale, il voto va automaticamente alla lista o a tutte le liste a lui collegata per la parte proporzionale.
Se desiderate scegliere un partito della coalizione bisogna mettere con una X anche sul partito (ipotesi B)
Ipotesi C
Se invece mettete una X solo sul simbolo del vostro partito preferito che però fa parte di una coalizione il vostro voto per il proporzionale andrà alla lista del partito scelto ed il voto per la parte uninominale andrà automaticamente al candidato della coalizione
È necessario ricordare che non è ammesso il voto disgiunto (ipotesi D) e inoltre non si possono scegliere i candidati nelle liste del proporzionale (ipotesi E).
Per votare, i cittadini devono mostrare la tessera elettorale e la carta di identità ( o altro documento tipo tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia).
E’ vietato portare con sé in cabina elettorale il telefono cellulare (si rischia una multa da 300 a 1.000 euro e dai 3 ai 6 mesi di carcere).
Ecco le formazioni che corrono.
La coalizione di centrodestra formata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati più altri partiti minori; la coalizione di centrosinistra formata da PD, +Europa, Impegno Civico e l’alleanza Verdi e Sinistra Italiana; il terzo polo formato da Azione e Italia Viva; il Movimento 5 Stelle e altri partiti che corrono da soli come Unione Popolare
Si seguito alcune domande frequenti
Come rinnovare la tessera elettorale?
La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza; è opportuno che gli elettori che hanno necessità di rinnovare la tessera elettorale si rechino per tempo presso l’ufficio elettorale del comune di residenza, al fine di evitare una concentrazione delle domande di rinnovo nei giorni immediatamente antecedenti ed in quello della votazione; tale ufficio resterà comunque aperto dalle ore 9 alle ore 18 il 23 e il 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.
Come può votare chi si trova ricoverato in un ospedale?
L’elettore che sia degente in un ospedale o casa di cura è ammesso a votare nel luogo di ricovero.
A tal fine deve presentare al Sindaco del comune nelle cui liste elettorali è iscritto un’apposita dichiarazione recante la volontà di esprimere il voto nel luogo di cura e l’attestazione del direttore sanitario dello stesso luogo di cura comprovante il ricovero. Tale dichiarazione, da inoltrare per il tramite del direttore amministrativo o del segretario dell’istituto di cura, deve pervenire al suddetto comune non oltre il terzo giorno antecedente la votazione, e cioè non oltre il 22 settembre 2022.
Qual è la procedura di voto per gli elettori italiani residenti all’estero?
Per gli italiani residenti all’estero la modalità ordinaria di espressione del voto, prevista dalla legge per le elezioni politiche e per i referendum nazionali, è quella per corrispondenza.
Tali elettori sono quindi iscritti d’ufficio nelle liste elettorali degli aventi diritto al voto per posta. I cittadini residenti all’estero che, viceversa, intendono esercitare il diritto di voto in Italia devono aver prodotto espressa opzione in tal senso al Consolato di appartenenza entro il decimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto di indizione delle elezioni, e cioè entro lo scorso 31 luglio. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha diffuso, attraverso le rappresentanze diplomatiche e consolari, un apposito modello per l’esercizio dell’opzione.